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Arpa Piemonte: permane allerta arancione su cuneese e torinese

Gabriele Farina

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Nelle prossime ore il minimo che convoglia intense correnti sciroccali in quota e nordorientali nei bassi strati si muoverà lentamente verso est sulla Sicilia, mentre un nuovo minimo in quota si formerà a ridosso del Portogallo. Sul Piemonte continuerà a persistere l’intenso flusso umido da est-sudest in quota e da nordest nei bassi strati atmosferici, determinando precipitazioni intense e persistenti su zone montane e pedemontane alpine occidentali e sudoccidentali con valori anche molto forti tra torinese e cuneese. La quota neve sarà in graduale aumento fino a 2300-2400 m in serata

Sono attesi incrementi dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua dei reticoli principale e secondario con superamenti dei livelli di guardia più diffusi nella seconda parte della giornata per il reticolo secondario.

Sui versanti sussistono probabilità moderate che si verifichino inneschi isolati di frane superficiali nelle aree collinari e pedemontane del Torinese.

Permane allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico sui settori occidentali e sudoccidentali della regione. Fino al pomeriggio di domani precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana di torinese e cuneese.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio segue dalla Protezione civile di Mondovì gli aggiornamenti e la situazione del maltempo in Piemonte in costante collegamento con la Sala operativa regionale, attiva h24 da ieri, e con l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.

ll bollettino emesso poco fa da Arpa Piemonte e valido fino alle 13 di domani dispone allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico in Alta e Bassa Valsusa e nelle valli Chisone, Pellice, Stura, Orco, Lanzo, Sangone, Varaita, Maira, Tanaro e nella pianura cuneese.

Sul resto del territorio l’allerta è gialla per oggi e per domani (zone di Toce e Scrivia escluse).

Fino al pomeriggio di domani sono attese precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana di Torinese e Cuneese.

Per quanto riguarda Po e Tanaro sono attese piene ordinarie, mentre sul reticolo idrografico secondario si potrebbero verificare situazioni di criticità. Sotto osservazione l’Ellero a Mondovì e il Ghiandone a Staffarda.

“Siamo attenti e presenti all’interno delle centrali di Protezione civile, con le Prefetture e i sindaci per garantire il massimo livello di sicurezza al Piemonte – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – La situazione è monitorata in maniera costante con particolare attenzione ai piccoli fiumi e rii che sono osservati speciali per quanto riguarda le soglie di allerta. Molta attenzione anche al rischio di frane che potrebbero determinarsi a causa della grande quantità di acqua in caduta in queste ore”.

Il presidente Cirio ha ricevuto anche la telefonata del ministro della Difesa Guido Crosetto, che si è informato della situazione del Piemonte e garantito attenzione del suo Ministero e di tutto il Governo.

La Regione ribadisce l’invito ai cittadini alla prudenza e a evitare spostamenti se non strettamente necessari.

Si avvisa inoltre che l’autostrada Torino-Piacenza è completamente percorribile in tutta la sua tratta, svincoli, entrate ed uscite comprese.

Il Centro di coordinamento dei soccorsi è aperto a Cuneo, e non anche a Vercelli.

Sono diventati 63 i Centri operativi comunali attualmente aperti: 36 nel Cuneese, 25 nel Torinese, uno a Rocca d’Arazzo (Asti) e Casale Monferrato (Alessandria).

Foto di Cristina Droetti.

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