Ambiente
Associazioni ambientaliste e animaliste contro l’abbattimento della fauna selvatica
Associazioni animaliste e ambientaliste facenti parte del Tavolo Animali & Ambiente si battono per la sospensione dell’introduzione di fauna selvatica, per la salvaguardia delle specie animali del pianeta e per la tutela del nostro territorio e delle sue aree protette, zone di rifugio fondamentali per la sopravvivenza degli animali, in un’ottica di comunione tra uomo e Natura.
Tavolo Animali & Ambiente denuncia che sempre più spesso, assistiamo allo sterminio della fauna selvatica che abita nei nostri boschi, soprattutto quando questa comincia a diventare “scomoda” per l’uomo. Nelle ultime settimane, ha fatto molto scalpore la storia della mamma orsa JJ4 e dei suoi cuccioli e, in questi giorni, si è diffusa la notizia dell’adozione, da parte del comune di Agliè (TO), di falchi per la caccia ai piccioni. L’apice è stato poi toccato con l’emendamento soprannominato “caccia selvaggia”, ora legge di bilancio, rischioso sia per animali sia per cittadini e, peraltro, contro l’articolo 9 della Costituzione, in quanto consentirà la caccia in parchi, aree protette e zone urbane.
Non dobbiamo tuttavia dimenticare che la maggior parte degli animali che oggi, per svariate ragioni, consideriamo pericolosi o invasivi, è stata reintrodotta nella nostra penisola dall’uomo stesso. Il progetto “Life Ursus” era finalizzato alla ricostituzione di un nucleo di orsi nelle Alpi Centrali, tramite il rilascio di alcuni esemplari provenienti dalla Slovenia. Allo stesso modo, le nutrie sono state introdotte in Italia, per la prima volta in Piemonte, all’inizio degli anni Venti del Novecento, unicamente per la produzione di pellicce, e gli animali furono liberati in natura quando le aziende cominciarono a chiudere a causa della crisi nel settore della pellicceria.
Lo scoiattolo grigio, ad oggi diffuso in maniera esponenziale su tutto il territorio nazionale, viene spesso ucciso con metodi brutali (soffocamento o annegamento), in quanto si è scoperto essere un grave problema per il nostro ecosistema, poiché entra in conflitto con lo scoiattolo rosso in via d’estinzione e danneggia boschi e aree verdi. Ancora, il lupo è quotidianamente demonizzato da articoli che riportano attacchi alle greggi, che dovrebbero però essere difese da opportune recinzioni, o alle persone, le quali però, come statisticamente dimostrato, raramente sono state attaccate da questo animale.
Infine, i cinghiali, che da anni vengono cacciati, ma con scarsi risultati per quanto riguarda la gestione della loro presenza in tutta Italia, discendono da animali introdotti nel dopoguerra dai paesi dell’est Europa oppure dall’ibridazione causata dall’accoppiamento con i maiali lasciati allo stato brado.
Quelli appena citati sono solo alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fare per dimostrare come una visione antropocentrica del mondo stia portando, sempre di più, ad una dominazione e successiva depradazione della Natura da parte dell’uomo, unicamente per il proprio uso e consumo, come se tutto ciò che ci circonda fosse un qualcosa di cui possiamo fruire liberamente e a nostro piacimento.
Stiamo entrando nella sesta estinzione di massa della Storia, – conclude il Tavolo Animali & Ambiente – la prima a essere causata da una sola specie: la nostra. Per questo motivo, dovremmo cercare di convivere con la fauna selvatica anziché abbatterla.
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