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Siccità, Confragricoltura: situazione allarmante in Piemonte

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Si è svolta questa mattina, al Grattacielo Piemonte a Torino, una Giunta tematica sull’emergenza siccità, alla quale ha preso parte il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati e il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Dopo una panoramica dalle provincie, sulla situazione dei corsi d’acqua, il presidente Cirio, in uno scambio di batture con il Ministro, ha sottolineato che “Il Piemonte è la regione italiana con il maggior deficit di pioggia rispetto al passato. Sono già stati messi in campo interventi come il Piano di tutela delle acque, che mancava da 14 anni e imminente, è l’attuazione di un bando da 22 milioni per i cambiamenti climatici ma chiediamo l’aiuto del Governo”.

Il Ministro Fratin ha accolto la richiesta e, manifestando la solidarietà al territorio, ha ribadito: “Il governo è al fianco della Regione Piemonte; valuteremo con l’eventuale nomina del commissario nazionale come intervenire”.

Fermamente convinto dell’importanza degli interventi sulla dispersione degli acquedotti, sulla regolazione dei volumi degli invasi, garantendo manutenzione e pulizia costante degli stessi, Pichetto Fratin ha incontrato il direttore di Confagricoltura Piemonte, Lella Bassignana.

“La tutela della natura, lo sviluppo sostenibile, l’educazione ambientale, sono comportamenti su cui investire: gli agricoltori, quali custodi del territorio, sono da sempre impegnati in queste attività” afferma il direttore che prosegue, precisando che “Grazie all’economia circolare, un’azienda agricola produce scarti minimi, avendo ridotto impatto ambientale e riducendo all’osso il consumo di acqua: ricordiamo che strumenti come l’irrigazione a goccia consentono di evitare sprechi idrici e ottenere buoni risultati in campo”

In chiusura della mattinata, il Ministro dell’Ambiente ha rammentato la ricorrente “Giornata della Terra” che domani 22 aprile celebrerà l’ambiente e la salvaguardia del pianeta, e ha concluso: “Sull’acqua molto è cambiato in termini di conoscenze, strumenti e strategie. È evidente però, che non abbiamo fatto abbastanza per combattere quella che oggi è una delle più gravi emergenze planetarie”.

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