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Personale sanitario, il Piemonte prima regione in Italia ad avviare le stabilizzazioni dei contratti Covid

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L’incremento del personale sanitario è previsto nell’ambito dei piani triennali sui fabbisogni del personale delle Aziende sanitarie regionali, triennio 2021-2023 e dei tetti di spesa del personale anni 2022-2023-2024, in virtù dell’accordo del 6 giugno 2022, che ha previsto il graduale aumento del tetto di spesa del personale (Decreto Calabria) nella misura del 4% per l’anno 2023 e del 6% per l’anno 2024, nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del Servizio sanitario regionale.

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio regionale sulle misure di assunzione del personale sanitario.

Ad oggi, considerando l’annualità 2022, il saldo tra assunzioni e cessazioni di tutto il personale con contratto a tempo indeterminato del Sistema sanitario regionale, è positivo per 846 unità (dirigenza medica, dirigenza professionale, tecnica e amministrativa e comparto), mentre il saldo assunti/cessati per l’anno 2018 si attestava a 115 unità.

Nell’anno 2022 si registrano 2.425 contratti a tempo determinato.

Il Piemonte è stata la prima Regione in Italia ad avviare il percorso di stabilizzazione di una parte del personale a tempo determinato reclutato per l’emergenza Covid. La Regione Piemonte ha raggiunto un accordo per la stabilizzazione di 1.137 professionisti, di cui oltre 600 già stabilizzati nel 2022 e i restanti in corso di stabilizzazione nel 2023, progressivamente in base alla scadenza del loro attuale contratto a termine.

Per quanto riguarda le stabilizzazioni (decreto Milleproroghe), è tuttora in corso, nell’ambito del Tavolo tecnico della Conferenza Stato Regioni, la definizione delle opportune linee di indirizzo applicative.

Il fabbisogno di personale deve comunque tenere conto del Decreto ministeriale del 24 gennaio scorso relativo alla “metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale del Servizio sanitario nazionale” redatto da Agenas.

Nell’ambito dei confronti periodici con le direzioni generali delle Aziende sanitarie regionali, è stato sollecitato il completo ricorso alle graduatorie concorsuali vigenti, attivando il relativo monitoraggio periodico, nonché confermata la possibilità delle stesse Aziende di reclutare il personale per lo sviluppo delle attività territoriali ex DL 34/2020 (ADI, infermiere di famiglia, assistenza territoriale).

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