Cittadini
Il ritorno a Pont Canavese di Angela
Un po’ tempo fa ci ha telefonato in redazione una simpatica signora campana che ci ha raccontato una storia coì bella legata a una fotografia che non abbiamo non potuto pubblicare. Buona lettura.
Mi chiamo Angela Panico e voglio ricordare i giorni spensierati della mia gioventù trascorsi a Pont Canavese tantissimi anni fa.
Nella fotografia avevo undici anni. Oggi ne ho ottanta. Fin dalla nascita vissuta a Trieste tutta la mia famiglia si trasferì a Napoli per il lavoro di mio padre. A Napoli mi sono diplomata, mi sono sposata e ho avuto il più bel regalo che una donna può avere dalla vita, cioè un figlio. Massimiliano. Questo figlio nato a Napoli giovanissimo e indossata la divisa con onore e orgoglio venne incaricato fin da subito verso la bellissima città di Torino. La vita aveva riportato lui nuovamente nell’alta Italia.
Era il Natale del 2018 e come usavo fare ogni Natale andai a trascorrere le festività insieme alla famiglia di mio figlio che nel frattempo si era sposato. In uno di quei giorni mio figlio volle farmi rivivere i giorni passati tanto felici portandomi a Pont Canavese.
Ci siamo alzati di buon mattino e insieme ad un amico siamo arrivati, inebriati dall’aria fresca di montagna, nel luogo dei miei ricordi d’infanzia a Pont Canavese. appena scesa dalla macchina il primo incontro fu quello di una donna anziana, abitante del posto, che trascinando una carriola piena di legna da ardere nel camino, dato che era inverno, incrociando i nostri sguardi e con un grande sorrisi ci disse “Buon Natale?!!” al quale augurio noi tutti ricambiammo .Ricordavo tutto: la chiesa, la fontanina, la scalinata che a distanza di anni è stata sostituita. La stranezza e che a distanza di tantissimi anni le due fotografie sono state scattate nel medesimo punto senza saperlo. Questo si può vedere dallo sfondo delle fotografie.
Sarò sempre grata a mio figlio di avermi portata fin lassù e pertanto voglio fargli una sorpresa vedendo le nostre foto pubblicate sul Vostro Quotidiano Piemotense.
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