Ambiente
“L’ora della Terra”, sabato 25 marzo Torino spegne palazzo civico e i ponti storici sul Po
Torna sabato prossimo 25 marzo l’Ora della Terra (‘Earth Hour’), la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, alla quale la Città di Torino aderisce spegnendo, dalle 20.30 alle 21.30, le luci di Palazzo Civico e dei Ponti storici sul fiume Po.
“Spegnere la luce per un’ora è un gesto simbolico che è un invito a impegnarsi insieme – cittadini istituzioni e imprese – per proteggere il clima e la natura e dare al nostro Pianeta un futuro più sicuro, giusto e sostenibile – spiega l’Assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta. “Già impegnati in varie iniziative e misure per la riduzione delle emissioni climalteranti abbiamo ritenuto doveroso e importante rinnovare anche quest’anno la nostra adesione a questa iniziativa”.
Torino è infatti tra le 100 città che si sono impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 diventando anche una ‘Mission Cities’ ovvero un hub di sperimentazione e innovazione in ambito climatico, esempio virtuoso per le altre città europee.
‘Earth Hour’ promossa dal Wwf è un’iniziativa nata nel 2007 a Sidney che in pochi anni si è trasformata in un evento globale che coinvolge, ormai, oltre 190 Paesi e milioni di persone in tutto il mondo. In migliaia di città le luci vengono spente lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo, per dimostrare che uniti si può fare una grande differenza.
Proprio a inizio settimana l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, ha presentato il proprio ‘Rapporto di sintesi’ che registra come non si stia facendo abbastanza per limitare il riscaldamento globale. Le notizie non sono buone, ma ci sono ancora speranze se si agisce immediatamente. La Cop28 sui cambiamenti climatici, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre negli Emirati Arabi, sarà molto importante per spingere i governi a un’azione climatica più decisa. Una sfida che ci vuole tutti uniti e dove ognuno può fare la sua parte, preferendo, ad esempio, gli spostamenti a piedi o in bicicletta o facendo un utilizzo attento degli elettrodomestici valutando anche, al momento dell’acquisto, la loro classe energetica, o ancora non sprecando acqua e limitando a tavola il consumo di cibi eccessivamente trasformati: azioni piccole e individuali ma che sommate possono avere un impatto positivo sul Pianeta e sulla protezione della Natura.
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