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Giulia ha 16 anni, è di Torino e andrà alle finali delle Olimpiadi delle Neuroscienze

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Si chiama Giulia Imbiscuso e ha appena 16 anni: è lei la giovanissima vincitrice della selezione piemontese delle Olimpiadi delle Neuroscienze che si è svolta sabato 18 marzo all’Istituto di Anatomia dell’Università di Torino. Giulia, III anno del corso da Tecnico chimico-biologico (indirizzo sanitario) all’IIS Santorre di Santarosa di Torino, ha gareggiato con gli altri 47 finalisti di 16 istituti superiori provenienti da tutto il Piemonte, Novara, Vercelli, Saluzzo, Biella, Alba, Asti, Verbania e Torino.

Anatomia e biologia del cervello, memoria, emozioni, dolore e stress, ma anche le droghe e le malattie del sistema nervoso: sono questi i temi affrontati nelle prove, tra cruciverba, domande a scelta multipla e – nello spareggio finale – domande aperte.

In Piemonte la gara, giunta alla sua tredicesima edizione, è organizzata dalla prof.ssa Marina Boido del NICO – l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino. In questa edizione delle Olimpiadi tutta al femminile, un plauso va a due ex ricercatrici dell’Università di Torino e del NICO, Annarita De Luca e Federica Premoselli, le due docenti di scienze che hanno preparato Giulia e i suoi compagni di classe, trasmettendo con successo la loro passione per le Neuroscienze.

Giulia Imbiscuso rappresenterà il Piemonte alla gara nazionale, in programma il 12 e 13 maggio a Napoli. Qui si deciderà il o la rappresentante dell’Italia alla competizione internazionale che svolge ad agosto a Washington, DC, in concomitanza con il Congresso annuale dell’American Psychological Association (APA).
Scopo dell’iniziativa è stimolare fra i giovani l’interesse per lo studio della struttura e del funzionamento del cervello umano, e attrarre giovani talenti alla ricerca nei settori delle Neuroscienze sperimentali e cliniche, che rappresentano la grande sfida del nostro millennio.

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