Seguici su

Cittadini

Al Museo Nazionale della Montagna uno spazio dedicato all’alpinista Walter Bonatti

Avatar

Pubblicato

il

La Collezione permanente del Museo Nazionale della Montagna di Torino si è arricchita di una nuova sezione dedicata a Walter Bonatti, personaggio unico nella storia dell’alpinismo.

Di lui si ricordano le imprese realizzate: dalla Nord delle Grandes Jorasses scalata a 19 anni fino alla solitaria invernale sul Cervino, passando per il Grand Capucin, “l’impossibile” Dru, le spedizioni verso il Karakorum e le Ande. Ma anche la sua battaglia per la verità sul “caso K2”, combattuta fino a rimarginare pubblicamente la ferita che lo aveva segnato.

E Bonatti è unico per come ha saputo trasfondere lo spirito dell’alpinismo nella sua “seconda vita” di reporter-esploratore, per come ha intuito il legame tra le asprezze della montagna e i luoghi primordiali della Terra, spingendosi ai suoi confini per poi tornare a raccontarli.
Per decenni ci ha accompagnato tra ghiacciai e foreste, deserti e vulcani; con le sue parole e immagini ha davvero “fermato le emozioni”, permettendo a tutti di condividerle con lui.

L’archivio di Walter Bonatti, donato al Museo nel 2016 dai suoi eredi, è ricco quanto la sua esperienza: materiale alpinistico, appunti e dattiloscritti, interviste e filmati, onorificenze e documenti, sessant’anni di corrispondenza e di ritagli stampa. E circa 110.000 fotografie.

Impossibile esporre integralmente un tale tesoro: in questo spazio dedicato si è scelto di raccontare, per suggestioni, la continuità delle “due vite” di Bonatti e la capacità coinvolgente in entrambe.

I suoi non sono mai semplici ritratti, ma istanti vissuti, partecipati: anche nelle foto – immagini ferme per definizione – Bonatti sembra sempre in movimento verso una meta o una meraviglia, immerso nei suoi entusiasmi e fatiche. Non è mai distaccato: prende sul serio i propri sogni, e sfida i propri limiti con consapevolezza. In lui emergono sempre lo stupore e il rispetto del piccolo uomo al cospetto della grande natura. Questa sua dedizione, e quel suo riempirsi i polmoni di libertà, sono parte di ciò che riesce a trasmettere, e di cui ancora sente l’attualità e il fascino.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *