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Contenimento cinghiali: nuovo corso per i soggetti attuatori dei piani di controllo

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I danni provocati alle aziende agricole da parte degli animali selvatici sono sempre più ingenti. Il grido disperato degli agricoltori stanchi di vedere le loro colture devastate specialmente dai cinghiali, ma anche da parte di cervi e caprioli, è sempre più ed intenso. Il processo di depopolamento degli ungulati pianificato dalla Regione procede a rilento e le imprese continuano ad aumentare le perdite dovute alla presenza degli animali.

Per questo Coldiretti Novara-Vco, promotrice della battaglia in sostegno degli agricoltori, vuole dare un ulteriore segnale tenendo un corso di formazione dedicato ai soggetti attuatori dei piani di controllo del cinghiale che si svolgerà a fine marzo in una sede ancora da stabilire.

“Visto il continuo aumento del numero degli ungulati presenti nei nostri territori, abbiamo deciso riaprire questi corsi di formazione rispettando la legge del depopolamento per evitare che la Peste Suina Africana, per ora fortunatamente solo una seria minaccia per le nostre province, possa rischiare di proliferare anche nel nostro territorio”, spiegano il Presidente Sara Baudo e il Direttore Luciano Salvadori.

Al corso potranno partecipare proprietari o conduttori di fondi agricoli, in possesso di porto d’armi in corso di validità. Per informazioni ed adesioni è possibile chiamare gli uffici di zona Coldiretti di riferimento.

Per arginare il problema, però, serve il sostegno di tutti, a partire dalle istituzioni: “In un periodo dove devono affrontare problematiche legate all’aumento smisurato dei costi di produzione, dal gasolio ai concimi, passando per le sementi, i nostri soci si ritrovano a contare anche gli innumerevoli danni provocati dagli animali selvatici che vanno a diminuire drasticamente, se non ad azzerare, la produzione non solo nell’immediato ma anche per gli anni successivi – concludono Baudo e Salvadori – Serve un cambio di rotta immediato e concreto”.

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