Cronaca
Confermata la condanna per la dirigente che costrinse a dimettersi una maestra vittima di diffamazione
Lei era la vittima, ma è stata trattata come colpevole fino al punto di essere costretta a dimettersi dal suo lavoro di maestra nell’asilo del paese. La giustizia ha però ristabilito i giusti termini della faccenda e confermato in Appello la condanna a 13 mesi di reclusione per violenza privata e diffamazione per la dirigente scolastica, che aveva spinto la donna a dimettersi, e ad un anno per una delle madri dei suoi alunni, che aveva condiviso le foto nella chat di classe.
La vittima di questa storia è una donna che all’epoca dei fatti aveva 25 anni. Un ragazzo con cui aveva intrattenuto una relazione aveva inviato nella chat el calcetto alcune sue foto intime, che da lì avevano fatto il giro dei telefoni del paese nel torinese fino ad arrivare su quelli dei genitori della classe in cui la maestra insegnava. L’ex fidanzato ha già scontato una pena di un anno di lavoro socialmente utili.
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