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Aumento del prezzo del gas: come difendersi dai rincari delle bollette?
Uno degli argomenti che più hanno interessato l’opinione pubblica nell’anno 2022 è senza ombra di dubbio la crisi energetica globale, sicuramente una delle peggiori degli ultimi decenni, tanto che sono stati molti coloro che l’hanno paragonata alla grave crisi petrolifera degli anni ‘73-74 del secolo scorso e che moltissimo pesò sulle economie dell’Europa occidentale e su quella degli USA.
Se è vero che non mancano le analogie, è altrettanto vero che la crisi energetica attuale è molto più complessa e pesante dal momento che le economie dei vari Paesi sono sicuramente più interdipendenti di quanto non lo fossero cinquanta anni orsono.
Le ragioni che hanno portato a questa situazione sono molte, non ultima lo scoppio del conflitto fra Russia e Ucraina che ha avuto, fra le sue conseguenze, anche il cosiddetto “uso politico del gas”.
Fatto sta che imprese e famiglie hanno dovuto subire aumenti non indifferenti della spesa per luce e gas (secondo i dati più recenti, il rincaro percentuale annuo della spesa energetica per una famiglia media è stato pari al 46%, il che si traduce in un aumento di circa 1.800 euro annui).
Cosa influenza il prezzo del gas?
Il prezzo del gas dipende da diversi fattori fra cui la volatilità del mercato all’ingrosso (influenzato dall’equazione domanda/offerta), il clima (nei mesi più freddi i consumi sono più elevati), eventi geopolitici (vedasi, per esempio, il citato conflitto Russia-Ucraina), il tipo di mercato scelto dal cliente (libero o tutelato), il comune di residenza in cui si attiva la fornitura, il volume di consumo (scaglione di consumi dell’utenza) ecc.
Attualmente, nel nostro Paese, il prezzo gas al metro cubo utilizzato per scopi domestici è stabilito dai vari fornitori per quanto riguarda il mercato libero; le tariffe delle varie imprese possono essere molto diverse fra loro e per questo motivo può essere molto utile confrontarle su un sito di comparazione come Segugio.it, dove potersi districare nel mare magnum di offerte proposte dagli operatori.
Per quanto riguarda il mercato tutelato, invece, il prezzo è stabilito su base mensile dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Da notare che il 10 gennaio 2024 il mercato di maggior tutela sarà abolito.
Aumenti delle bollette: il peso delle “rimodulazioni”
Fra i vari motivi che hanno determinato l’impennarsi degli importi delle bollette di gas e luce, si devono citare le cosiddette “rimodulazioni”; con questo termine si fa riferimento alle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura, modifiche che per i fornitori di energia sono fondamentali per continuare a operare nel mercato. Esistono due tipologie di rimodulazioni:
1. modifica delle tariffe dopo una promozione e con condizioni predeterminate in fase di stipula del contratto (quindi, il nuovo prezzo è noto al cliente fin dall’inizio);
2. modifica delle tariffe dopo una promozione, ma senza condizioni predeterminate in fase di stipula.
Va precisato che ogniqualvolta il fornitore decide di rimodulare il contratto, è obbligato a informare i propri clienti con apposita comunicazione. Nel caso 1, la comunicazione deve essere inviata con due mesi di anticipo, mentre nel caso 2 con tre mesi di anticipo.
Come difendersi dagli aumenti in bolletta?
Innanzitutto è fondamentale leggere con attenzione le condizioni dei contratti che si stipulano; la stessa attenzione deve essere poi posta alle comunicazioni che vengono via via inviate dai fornitori. In caso di rimodulazione del contratto è possibile cambiare il proprio fornitore di energia scegliendo un’offerta che ci sembra maggiormente conveniente.
Cambiare fornitore è piuttosto semplice e può essere fatto telefonicamente o, ancora più comodamente, online. Per non avere intoppi nella procedura è necessario avere a disposizione i dati anagrafici dell’intestatario e i codici POD (per quanto concerne l’energia elettrica) e il codice PDR (per quanto riguarda la fornitura di gas); tali codici sono presenti in bolletta.
Nota importante – Per quanto riguarda i mercati di luce e gas, non sono previsti né costi di attivazione per una nuova fornitura né costi di recesso dalla fornitura precedente.
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