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Collegno: un adesivo distinguerà le attività commerciali, i servizi e i luoghi “accoglienti” e preparati per le persone autistiche

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Collegno si appresta a diventare Città amica dell’Autismo.

Comune, Associazioni, Commercianti, pubblici esercizi trasporti collettivi, servizi e attività diverse, tutti insieme lavoreranno per rendere più ospitale vivere, muoversi, comprare a Collegno per le persone autistiche e le loro famiglie.

Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato ad unanimità la proposta di mozione presentata dal Presidente del Consiglio Vanda Bernardini che impegna l’Amministrazione comunale “a creare un percorso di sensibilizzazione, informazione e formazione per la conoscenza sul comportamento da adottare nell’accoglienza delle persone autistiche e/o con disabilità cognitiva e delle eventuali misure di adeguamento degli ambienti e servizi”.

Il Comune fornirà un adesivo con un logo specifico “Collegno per l’Autismo” e un vademecum sull’accoglienza delle persone a tutte le attività, gli esercizi commerciali, enti che aderiranno all’iniziativa che li contraddistinguerà dagli altri e saranno segnalati sul sito della Città con una apposita mappa.

“Si tratta di un impegno collettivo e una sfida che come Città accettiamo convintamente – afferma il Sindaco Francesco Casciano – e cercheremo di coinvolgere l’intera comunità collegnese. L’obiettivo è di creare una Città amica dell’autismo dove chi si trova in questa condizione possa recarsi all’anagrafe, come in un qualsiasi negozio o supermercato o servizio, sicuro di trovare un’ambiente e personale che lo mettano a proprio agio. Anche “solo”, ma solo non è, abbassando il volume della musica in filodiffusione o delle luci fino a trovare personale preparato ad accoglierlo nel modo più corretto” spiega il Sindaco ricordando come Collegno sia da sempre inclusiva e solidale portando l’esempio del lavoro fatto con le associazioni e le comunità dei sordi e dei ciechi negli anni scorsi.

“Bisogna partire dalla cultura e conoscenza” – spiega Antonio Morena presidente dell’Associazione GeniAut di Collegno formata da una quarantina di famiglie con bambini e ragazzi autistici che è stata promotore del progetto accolto dal Consiglio Comunale. “Rendere più accoglienti gli ambienti allarga la conoscenza e si creano nuovi rapporti che sono fondamentali per un autistico. Perché gli autistici e le loro famiglie non sono asociali, anzi, hanno bisogno di interagire con gli altri creando rapporti ed amicizie durature” – spiega.

La Città di Collegno si era già distinta su questi temi, come è stato ricordato nel dibattito consiliare, anche recentemente durante la pandemia quando con l’aiuto di volontari sono stati “aperti” i giardini pubblici per i bambini e ragazzi autistici e le loro famiglie aiutandoli in modo importante a non chiudersi ancor di più su se stessi. In Città il 60 per cento dei bambini (circa 85) seguiti dai servizi comunali è autistico ed il numero è destinato ad aumentare, secondo gli ultimi dati disponibili (Iss 2019) in Italia 1 bambino su 77 ha una diagnosi nello spettro dell’autismo.

“L’autismo non è contagioso ma la paura si, e la paura ed il pregiudizio, anche se inconsapevole, si combattono solo con la conoscenza” – ribadisce Antonio Morena che insieme alle altre famiglie coinvolte e al Consiglio comunale sta contribuendo a creare “una città sempre più aperta a tutti” come sottolineato dal Sindaco Francesco Casciano in chiusura del suo intervento.

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