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Cultura

Per i 400 anni di Moliere Emilio Solfrizzi è Il Malato immaginario a Nichelino

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In occasione dei 400 anni dalla nascita di Molière, va in scena venerdì 3 febbraio al Teatro Superga Il Malato Immaginario, uno dei grandi classici della commedia francese con Emilio Solfrizzi per la regia di Guglielmo Ferro.

Un intreccio tra comicità e teatro dell’assurdo che mette in luce un aspetto importante e dimenticato del testo: il rifiuto della propria esistenza. Il protagonista – Molière ha scritto il testo per sé stesso e quindi per un uomo sui 50 anni – ha più paura di vivere che di morire e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi e dalle prove che l’esistenza ti mette davanti.

NOTE DI REGIA

Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per sé stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui.

Guglielmo Ferro

Venerdì 3 febbraio, ore 21
Il Malato Immaginario
Con Emilio Solfrizzi
E con Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Pietro Casella, Cecilia D’amico, Rosario Coppolino
Adattamento e regia Guglielmo Ferro
Costumi Santuzza Calì
Scenografie Fabiana Di Marco
Musiche Massimiliano Pace
Produzione Compagnia Moliere/La Contrada/Teatro Stabile di Trieste, in collaborazione con Teatro Quirino – Vittorio Gassman

Foto di Riccardo Bagnoli

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