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Nel 2022 è tornato a crescere il PM10 in Piemonte, i dati di Arpa

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Con i dati rilevati dagli analizzatori automatici Arpa Piemonte formulare una prima valutazione dei dati particolato PM10 e PM2,5 misurati nell’anno appena concluso (da considerare indicativi in quanto non ancora sottoposti a validazione finale come previsto dalle procedure del Sistema di Gestione Integrato).

Per quanto riguarda il particolato PM10 si rilevano concentrazioni medie annue superiori all’anno precedente in quasi tutte le stazioni esaminate, pur rimanendo nel rispetto del valore limite medio annuale previsto dalla normativa pari a 40 µg/m³. Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore limite – pari a 35 giorni su base annua – ha registrato un incremento rispetto al 2021 a Torino e in alcuni comuni dell’Agglomerato torinese, a Novara e a Tortona, mentre una riduzione nei comuni di Asti e Alessandria.

Il valore limite annuo per il particolato PM2,5, pari a 25 µg/m³, è stato rispettato in tutte le stazioni piemontesi, sebbene con un lieve incremento nelle concentrazioni medie annue rispetto al 2021 nella maggior parte dei punti di monitoraggio.

Per una migliore contestualizzazione dei dati osservati, i valori registrati nell’anno appena concluso sono stati confrontati con quelli relativi agli anni 2020 e 2021 (nei casi di dato mancante o percentuale non sufficiente a fornire un valore rappresentativo in tabella è stato indiato n.d.). Le tabelle che seguono illustrano i valori di PM10 e PM2,5 registrati nel 2022 con strumentazione automatica; per una valutazione più completa sarà necessario attendere la validazione finale degli stessi e i dati dei campionatori gravimetrici determinati con le analisi di laboratorio.

I dati preliminari evidenziano come in tutto il territorio regionale – compresa la città di Torino e gli altri maggiori centri urbani – nel 2022 non sia stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale per il PM10, pari a 40 µg/m3. Il valore più elevato della media annuale (37 µg/m3) è stato misurato nella stazione di Torino – Rebaudengo (era stato pari a 33 µg/m3 nel 2021 e a 36 µg/m³ nel 2020). In questa stazione si è registrato il numero più elevato di superamenti del valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile (87 superamenti, rispetto ai 65 del 2021 e agli 88 del 2020).

Anche nel caso del particolato PM2,5, nel 2022 in nessuna stazione è stato superato il valore limite della media annuale, pari a 25 µg/m³. Il valore più elevato per la media annuale (24 µg/m³) è stato misurato nella stazione di Settimo Torinese, seguita da Torino – Rebaudengo e Torino – Lingotto (23 µg/m³), con concentrazioni di poco superiori a quanto registrato nei due anni precedenti (fatta eccezione per Torino – Lingotto).

Dal punto di vista meteorologico, il 2022 in Piemonte è stato un anno secco, caratterizzato da lunghi periodi in cui le precipitazioni sono risultate assenti, e caldo con un’anomalia di temperatura positiva, risultando tra gli anni più caldi dell’intera serie storica a disposizione.

In particolare, l’inverno 2022 è risultato essere decisamente anomalo, risultando contemporaneamente molto secco e molto caldo. La causa di questa anomalia va ricercata nella presenza, quasi ininterrotta durante i mesi invernali, di un blocco di alta pressione sulle Isole Britanniche il quale, di fatto, ha impedito alle depressioni atlantiche di muoversi verso l’Europa meridionale ed in particolare sull’Italia settentrionale. In conseguenza di questo quadro meteorologico non si sono osservate precipitazioni significative (ovvero superiori a 5 mm giornalieri di media regionale) sul Piemonte tra il 9 dicembre 2021 e il 29 marzo 2022, per un totale di 111 giorni consecutivi senza pioggia.

Le condizioni di stabilità atmosferica, dovute all’alta pressione, e l’assenza di precipitazioni hanno conseguentemente determinato condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti in particolare nella prima parte dell’anno.

La situazione, condizionata dalla meteorologia dell’anno appena concluso, mostra un lieve peggioramento in termini di concentrazioni medie annue di PM10 con un incremento medio di circa 2 µg/m³ rispetto all’anno precedente (ma invariante rispetto al valore medio del 2020) pur rimanendo comunque al di sotto del valore limite annuale. Per quanto riguarda il valore limite giornaliero per il particolato PM10, pari a 50 µg/m3, si sono riscontrati 12 punti di misura su un totale di 28 valutati, dotati di analizzatore automatico, che presentano più di 35 giornate di superamento sull’anno; rispetto al 2021, il quadro risulta differenziato a livello regionale, con una lieve riduzione del numero di superamenti in alcuni capoluoghi piemontesi ed un peggioramento più evidente a Torino e in alcuni comuni della prima cintura, coerente con l’anomalia nelle precipitazioni evidenziata nella zona.

Nel caso del PM2,5, le concentrazioni medie annue sono in generale in linea con quelle registrate nei due anni precedenti, con variazioni legate principalmente alla forzante meteorologica, rispettando comunque sempre il valore limite annuale previsto dalla normativa vigente.

Sul sito di Arpa i dati completi e tutte le tabelle.

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