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Cronaca

I familiari delle vittime della strada a Mattarella: bene il ricordo, ma ora bisogna garantire giustizia

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L’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV ha ringraziato il presidente della Repubblica Mattarella per aver ricordato, nel suo discorso di fine anno, le persone morte per incidenti stradali.

“Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza.”: queste le parole del presidente, a cui Alberto Pallotti (presidente dell’associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada), Biagio Ciaramella (vicepresidente), insieme ad Elena Ronzullo (presidente di Mamme Coraggio e Vittime della Strada) hanno risposto con una nota di commento: “Ringraziamo Mattarella per avere ricordato le tragedie che ogni giorno si consumano sulle strade italiane. Ci auguriamo che Parlamento e Governo si diano subito da fare per porre le basi affinché questa strage venga fermata e che i magistrati applichino le norme della legge sull’omicidio stradale, mandando in carcere i responsabili e impartendo pene severe a chi, magari ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, uccide qualcuno sulla strada.”

Poche settimane fa le associazioni avevano inviato una lettera al presidente della Repubblica e al presidente Meloni chiedendo un incontro per discutere del tema della sicurezza stradale: “È una strage che non può passare inosservata – avevano scritto – e che è il motivo delle nostre presenze nei processi, dove siamo vicini alle famiglie delle vittime e ricopriamo il ruolo di parti civili. Ancora oggi assistiamo a sentenze che infliggono condanne davvero irrisorie per chi uccide sulle strade italiane.” Il documento si concludeva con la proposta dell’associazione per diminuire il numero delle vittime: il pugno di ferro, ovvero infliggere pene esemplari per scoraggiare comportamenti scorretti.

“Questo nuovo messaggio – concludono Pallotti, Ciaramella e Ronzullo nel loro commento- ci fa capire che la nostra lettera non è passata inosservata. Ma le parole, per quanto importanti, non bastano. Ora chiediamo a tutte le istituzioni di passare all’azione: aiutateci a fermare questa strage, a garantire giustizia alle famiglie.”

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