Cultura
Le imponenti sculture di Giacomo Manzù in mostra a Vercelli
A Vercelli dal 10 marzo al 21 maggio ci sarà la mostra di scultura riservata a Giacomo Manzù, organizzata all’Arca e presso l’ex chiesa di San Vittore. “La scultura è un raggio di luna” sarà il titolo della serie di trenta sculture che ripercorrono i tratti artistici più salienti del maestro dell’arte plastica: i ritratti femminili, le nature morte e i Cardinali. A curare l’esposizione sono Marta Concina, Daniele De Luca, Alberto Fiz.
Tra le opere più rilevanti messe a disposizione del pubblico ci sono il “Grande Cardinale seduto”, un’opera di oltre due metri modellata nel 1983 composta da linee piramidali da cui emerge solennità e spiritualità; “Busto di Inge”, una scultura in marmo che raffigura la moglie di Manzù, caratterizzata da vitalismo e armoniosità; “Donna che guarda”, la creazione più sperimentale della rassegna, composta in ebano (materiale “bello, durissimo, che si lavora come il ghiaccio ma è eterno” come affermò l’artista).
“Dalla mostra di Vercelli emergono – spiega Alberto Fiz – le diverse anime di uno scultore che, senza retorica, si è fatto interprete dell’umanità sapendo cogliere la sacralità profonda anche nel quotidiano: ‘Manzù’, scrive Brandi, ‘è nel suo tempo, fuori dal suo tempo, saldamento ancorato a quei valori eterni che non ha mai dimenticato’”.
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