Cronaca
Si finge operatore postale e sottrae 10 mla euro ad un uomo di Novara
La tecnica, pur con piccole varianti, è sempre la stessa: uno o più soggetti, con chiamate telefoniche ripetute nell’arco di alcuni giorni, si spacciano per operatori bancari, prospettando all’ignota vittima la presenza di operazioni sospette nel proprio conto corrente. Colte di sorpresa, le vittime entrano nel panico e seguono alla lettera le istruzioni telefoniche, accorgendosi solo in seguito di essere state vittime di una truffa.
Nel caso specifico un uomo di Novara ha ricevuto una telefonata da un sedicente operatore postale, il quale lo informa che sul suo conto corrente vi sono delle operazioni sospette e lo invita a recarsi presso uno sportello Postmat al fine di effettuare una procedura che avrebbe bloccato le transazioni.
Così l’uomo si è recato presso uno sportello Postmat e, in contatto telefonico con il sedicente operatore postale, ha seguito in parola le operazioni finché non è terminata la telefonata.
A questo punto però, sospettando della procedura inusuale, è entrato all’interno dell’Ufficio Postale scoprendo di essere stato vittima di una truffa fornendo in sede di denuncia la lista movimenti da cui emergevano tre operazioni di “postegiro” per l’importo di € 6000,00.
Una volta acquisita la denuncia, i poliziotti delle Denunce hanno subito contattato l’Ufficio Postale presso il quale erano state effettuate le operazioni al fine di avere ulteriori elementi per verificare gli intestatari delle tre transazioni, apprendendo in quel caso che era stata eseguita una ulteriore ricarica ad una postepay per il valore di €5000,00.
Nonostante la tempestività dell’intervento dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che sottoponeva a sequestro preventivo una carta postepay in cui era rimasta la somma di €324.00, i rei sono riusciti a “pulire” le intere somme ricevute indebitamente.
Per tale episodio sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria tre soggetti per truffa aggravata in concorso e riciclaggio.
La Polizia di Stato ricorda che nessun istituto di credito chiederà mai di comunicare dati personali e bancari tramite messaggio, e-mail o telefono.
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