Società
Urbex, a caccia di tesori nascosti : nello spettacolare mare a quadretti l’antico borgo dimenticato del Conte
Non tutti la conoscono come pratica, Urban Exploration – Urbex, l’esplorazione urbana di luoghi abbandonati, pericolanti e spesso a rischio crollo.
Un cocktail tra adrenalina, curiosità e passione per la fotografia, la capacità di trovare la bellezza nell’imperfezione di edifici che hanno ancora da raccontare, con un proprio passato e dalle condizioni strutturali fragili, ma comunque forti, perché oggi ancora “in piedi”.
Foto tra un hashtag e l’altro per ridargli una seconda vita.
Oggi mi trovo a Leri, una delle sette grange nel territorio di Trino (VC), immersa tra le risaie.
Nomi illustri ne furono i proprietari, passando da Napoleone Bonaparte fino ad arrivare al marchese Michele Benso di Cavour, padre di Camillo Benso conte di Cavour, il quale ne fu diretto gestore fino a circa il 1861 e luogo in cui lui stesso affinò tecniche agricole all’avanguardia per i tempi.
Il borgo e la palazzina purtroppo versano in una condizione di degrado, dimenticata e in balia di chiunque, vandalizzata e saccheggiata, segnata dal trascorrere del tempo e da coloro che si sono sentiti in diritto di strappare cornici in marmo dai caminetti, mattonelle dai pavimenti e addirittura portare via una parte di scala.
Riesco ad accedervi grazie al Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Leri Cavour (nata nel 2020) Roberto Amadè e Marianna Fusilli. Ripercorrendo assieme a loro una stanza dopo l’altra, tra pareti e soffitti finemente affrescati, tra racconti storici dei personaggi che l’hanno vissuta o che sono stati solo di passaggio.
C’è un progetto per la rinascita e riqualifica dell’area, per la palazzina si pensa a un contenitore museale, per ospitare storie del vercellese e mostre itineranti, utilizzando il multimediale, l’interattivo.
Crocevia fondamentale per la posizione geografica strategica tra Torino e Milano, un volano per il territorio, per incentivare il turismo con servizi di ricezione e ristorazione e un centro benessere, daltronde si trova pure sulla via Francigena. Grazie all’Amministrazione comunale, all’Associazione Leri e al legame con la Fondazione Cavour di Santena, partiranno i primi lavori, resi possibili grazie a compensazioni legate all’insediamento di due nuovi impianti adiacenti al borgo e alla vicina ex centrale termoelettrica Galileo Ferraris, ora dismessa: il primo è un parco fotovoltaico da 150 ettari, il secondo, autorizzato da qualche mese, è un impianto di accumulo batterie da 11 ettari presentato da Enel Produzione.
Questo luogo fa parte della nostra storia, ha ancora da raccontare, oltre l’immaginazione, oltre la conoscenza…
Risaliamo in macchina, ci aspetta un’altra tappa nel nostro viaggio! (Testo e foto @Pamela Nanetti).
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