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L’università di Torino si aggiudica due Starting Grant: quasi 1,5 milioni di euro a testa per due professoresse

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Oggi, martedì 22 novembre 2022, lo European Research Council (ERC), organismo dell’Unione Europea che attraverso finanziamenti competitivi sostiene l’eccellenza scientifica, ha pubblicato la lista dei progetti vincitori dello Starting Grant, riservato a ricercatrici e ricercatori che vantano tra i 2 e i 7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato. Su un totale di 2932 proposte, di cui 408 selezionate, tra le 27 italiane figurano quelle della Prof.ssa Francesca Garbarini, docente di Neuropsicologia e Psicobiologia al Dipartimento di Psicologia, e della Prof.ssa Marta Gravela, ricercatrice di Storia medievale al Dipartimento di Studi Storici.

Il progetto della Prof.ssa Francesca Garbarini, dal titolo “MyFirstBody: bodily-self representation in normal and pathological developmental context”, ha ottenuto un finanziamento di 1.342.560 euro per i prossimi 5 anni e si pone l’obiettivo di studiare, nel corso della vita prenatale e postnatale, lo sviluppo dei meccanismi neurali della rappresentazione corporea in condizioni di normalità e patologia. Durante il progetto di ricerca, attraverso l’utilizzo di tecniche innovative di sonografia, neuroimmagine ed elettrofisiologia, verranno registrati parametri neurofisiologici nella vita prenatale, in feti all’ultimo trimestre di gravidanza, e nella vita postnatale, dalla nascita fino a 18 mesi di vita. I piccoli soggetti sperimentali saranno esposti a esperienze di natura multisensoriale al fine di comprendere i meccanismi neurali che, a partire dalle prime associazioni di stimoli che convergono sul corpo da diverse modalità sensoriali, consentono l’emergere di una primitiva forma di consapevolezza corporea nel cervello in via di sviluppo.

Vista l’importanza dell’esperienza motoria nell’integrazione di stimoli multisensoriali, il progetto si concentrerà anche su popolazioni patologiche con disturbi congeniti o perinatali del movimento. Lo studio della paralisi cerebrale infantile permetterà di comprendere le alterazioni che una precoce deprivazione motoria può causare nello sviluppo della consapevolezza corporea. Il contesto patologico non è solo il punto di arrivo, ma anche il punto di partenza del progetto che prende le mosse dalle conoscenze relative ai deficit neuropsicologici di consapevolezza corporea nell’adultoper informare lo studio del sé corporeo nello sviluppo prenatale e postnatale.

Il progetto della Prof.ssa Marta Gravela, dal titolo “DEMALPS: Democracies of the Alps. Issues, practices and ideals of politics in mountain communities, 1300-1500”, che ha ottenuto un finanziamento di 1.495.320 euro per i prossimi 5 anni, ha l’obiettivo di studiare le idee e le pratiche politiche espresse dalle comunità situate su entrambi i versanti delle Alpi occidentali nei secoli XIV e XV. Si tratta di un vasto territorio, oggi compreso fra Francia, Italia e Svizzera, che vide nel tardo medioevo fenomeni di dinamismo politico e sperimentazione istituzionale senza precedenti, con tratti che potremmo definire “democratici”. Suddivisa fra numerosi principati, signorie laiche ed ecclesiastiche, comunità parzialmente o del tutto autonome, questa regione comprendeva inoltre differenti culture, tradizioni linguistiche (dal francese all’occitano, dal franco-provenzale al tedesco walser) e persino minoranze religiose, come i valdesi. La posizione “di frontiera”la rendeva poi aperta a scambi e influenze culturali e politiche con l’impero, il regno di Francia e le città comunali italiane.

Al fine di ricostruire interamente il panorama documentario esistente in una regione così vasta e articolata e interrogare una così grande mole di dati, il progetto svilupperà una piattaforma online con la quale raccogliere, analizzare e condividere dati e risultati della ricerca, sotto forma di inventari interrogabili, glossari tematici, mappe interattive in GIS, network analysis e digitalizzazione di fonti. In quest’ottica DEMALPS costituisce il primo progetto “nativo digitale” di storia medievale su questa scala, concepito appositamente per consentire la collaborazione in tempo reale dei ricercatori del team e la condivisione della ricerca con gli studiosi, i comuni, gli enti archivistici e il pubblico già nel corso del progetto.

European Research Council (ERC) ha finanziato finora 22 progetti di ricerca dell’Università di Torino – 10 “Starting”, 8 “Consolidator”, 3 “Advanced”, 1 “Synergy”, per un valore totale di 24.333.892 euro. I progetti coinvolgono 9 Dipartimenti di UniTo: Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Chimica, Culture Politica e Società, Filosofia e Scienze dell’Educazione, Fisica, Psicologia, Oncologia, Scienze Economico-Sociali e Matematico-Statistiche e Studi Storici.

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