Ambiente
La mobilità condivisa nelle Valli Alpine, presentato il progetto di Regione Piemonte, Uncem, Unioni montane e 5T
La mobilità condivisa arriva nelle Valli Alpine. Paesana, Sanfront e Ostana per la Valle Po e Ormea, Briga Alta, Caprauna e Alto per la Val Tanaro sono i Comuni piemontesi scelti per la sperimentazione, dopo i necessari approfondimenti sul territorio che tengono conto dei fabbisogni di mobilità interna, delle necessità espresse dal settore turistico e dei criteri di sostenibilità ambientale e territoriale.
Il tutto grazie al progetto di cui è capofila la Regione Piemonte, “PITEM CLIP – Progetto e-Trasporti”, co-finanziato nell’ambito del “Programma Interreg V-A Italia Francia ALCOTRA 2014-2020.
Il progetto è stato presentato oggi pomeriggio a Paesana, alla presenza dell’Assessore regionale ai Trasporti, dei Sindaci del territorio, del Presidente di Uncem Piemonte e dei dirigenti della società 5T.
L’Assessore regionale ai Trasporti ha dichiarato che si tratta di una soluzione di mobilità sostenibile concreta, coerente con l’impegno preso con i cittadini di migliorarne la qualità di vita: si lavora moltissimo per lo sviluppo e i servizi nelle aree montane, in accordo con tutti i Comuni e le Unioni montane. Oggi è stato aggiunto un nuovo importante tassello per rendere i territori montani luogo più appetibile dove vivere, lavorare, intrattenersi.
5T ha predisposto la piattaforma per il funzionamento dei servizi di car sharing e car pooling che, integrati fra loro, garantirà ai clienti dei servizi modalità di utilizzo molto simili ai servizi “a chiamata”.
Sei mesi di sperimentazione, durante i quali sarà possibile usufruire dei servizi di mobilità condivisa per collaudare forme innovative di trasporto cercando di soddisfare al massimo le esigenze degli utilizzatori.
Mesi che serviranno inoltre per coinvolgere partner e altri soggetti interessati al progetto e far sì che questi servizi, in ottica di evoluzione delle necessità, possano trovare rinnovata concretezza in una prospettiva post progettuale.
Nella fase sperimentale saranno impiegati veicoli dedicati a cui si potranno aggiungere quelli dei privati locali interessati al servizio.
I mezzi, insieme alle postazioni di car sharing e car pooling e alle paline di fermata, saranno riconoscibili al pubblico grazie ad uno specifico logo utile non solo all’identificazione dei servizi ma anche a veicolare, attraverso il brand, i valori alla base del progetto.
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