Ambiente
A Torino un progetto studia l’allevamento delle larve per usi alimentari
Venerdì 2 settembre, dalle 9 alle 18.30 nell’Aula Samev C del Campus AgroVet dell’Università di Torino (Largo Braccini 2, Grugliasco, TO), si tiene il kickoff meeting del progetto “ADVAGROMED – ADVanced AGROecological approaches based on the integration of insect farming with local field practices in MEDiterranean countries”.
Il progetto, di cui l’Università degli Studi di Torino è capofila, avrà durata triennale (settembre 2022 – settembre 2025) e vedrà la partecipazione di ricercatori UniTo del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), del Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche afferenti all’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) di Bari e Torino.
Finanziato dal programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) del Ministero dell’Università e della Ricerca, ADVAGROMED potrà contare su un budget totale di 1.296.214,17€, di cui 287.442,99€ destinati a UNITO.
Il team, che da anni si occupa dell’allevamento degli insetti e dell’utilizzo dei loro prodotti derivati (larve vive, farine, oli) in alimentazione animale, ha il compito di svolgere, presso il Centro AgroZootecnico Tetto Frati di Carmagnola, prove di allevamento di larve di Tenebrio molitor su scarti alimentari reperiti sul territorio, così come prove di alimentazione di polli a lento accrescimento somministrando larve vive.
L’intensificazione delle coltivazioni – abbinato all’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi – e degli allevamenti è una delle cause principali di perdita di biodiversità. Il bacino del Mediterraneo, che rappresenta un serbatoio di biodiversità vegetale, animale e di habitat, non è escluso da questa perdita. Il progetto ADVAGROMED si fonda sulle basi dell’agroecologia e, grazie alla fusione delle diverse competenze, si pone come obiettivo l’introduzione di pratiche di allevamento e coltivazione sostenibili.
Attraverso l’applicazione del concetto di Economia Circolare, gli scarti derivati dall’agricoltura saranno parte del substrato di allevamento per gli insetti (la mosca soldato – Hermetia illucens e la camola della farina – Tenebrio molitor), ottenendo così una risorsa rappresentata dalle larve. Le larve di insetto, ricche di nutrienti, rappresentano un ottimo ingrediente mangimistico e verranno testate in diete per razze avicole locali. Infine, il substrato digerito dalle larve, ricco di azoto, fosforo e potassio, verrà utilizzato come ammendante del terreno in aggiunta alla pollina.
Gli obiettivi del progetto ADVAGROMED sono:
● aiutare i sistemi di produzione agricola mediterranea a utilizzare e sfruttare al meglio le risorse disponibili localmente, come i sottoprodotti agricoli, per la produzione locale di mangimi ricchi di nutrienti (insetti) al fine di diminuire la dipendenza da quelli importati.
● migliorare la resilienza economica e sociale dei piccoli sistemi agricoli mediterranei al cambiamento climatico attraverso la valorizzazione dei sottoprodotti agricoli, la produzione di nuovi prodotti per migliorare la qualità del suolo o l’uso come mangime per il pollame. ADVAGROMED offre agli agricoltori locali un sistema agricolo alternativo con un basso rischio imprenditoriale in grado di generare occupazione e reddito.
● contribuire alla formazione di sistemi di agricoltura privi di rifiuti
● diminuire l’uso di input chimici e sviluppare soluzioni alternative: le deiezioni degli insetti sono utilizzate come biofertilizzanti sostenibili, biopesticidi e immunostimolanti per le piante, offrendo un’alternativa sostenibile alla fertilizzazione inorganica.
● aumentare la stabilità e la resilienza dei piccoli proprietari di sistemi agricoli mediterranei attraverso il corretto sfruttamento dei sottoprodotti biologici disponibili localmente e il loro riciclo e bioconversione in nutrienti (bioraffineria di insetti).
● coinvolgere i giovani e responsabilizzare le donne utilizzando un approccio partecipativo. ADVAGROMED fornisce a giovani e donne qualificate gli strumenti per accedere a un’occupazione significativa e sostenibile e al lavoro autonomo attraverso l’imprenditorialità.
● incoraggiare il consumo di cibo prodotto utilizzando pratiche più sostenibili.
Il gruppo di ricerca di UniTo è coordinato dalla Prof.ssa Laura Gasco, docente di Zoocolture presso il DISAFA, e vede la stretta collaborazione di ricercatori e docenti afferenti al DISAFA e al DSV, tra cui i Proff. Alberto Brugiapaglia, Ilario Ferrocino, Rosemarie Tedeschi, Manuela Renna, Maria Teresa Capucchio, Achille Schiavone e la Dott.ssa Ilaria Biasato. Il progetto vede inoltre il coinvolgimento di Università e Istituti di cinque diversi Stati: Università di Thessaly (Grecia), Università di Sultan Moulay Slimane (Marocco), Servicio Regional de Investigación y Desarrollo Agroalimentario (Spagna), Deutsches Institut für Lebensmitteltechnik e.V. (Germania) e Ingredient Odyssey Lda (Portogallo).
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese