Ambiente
I consigli della protezione civile per non essere colpiti da un fulmine in caso di temporali
L’episodio della morte di Alberto Balocco si somma al nuovo episodio avvenuto oggi sul Gran Sasso, dove tre ragazzi sono stati colpiti da un fulmine. L’aumentata frequenza della casistica di persone colpite da fulmini è da attribuire alle variate condizioni climatiche, che ormai ci propongono temporali sempre più violenti.
E’ quindi il caso di mettere in pratica alcune semplici azioni nel caso venissimo sorpresi da un temporale mentre ci troviamo all’aperto. Questi sono i consigli della protezione civile:
Prima
verifica le condizioni meteorologiche già nella fase di pianificazione di una attività all’aperto, come una scampagnata, una giornata di pesca, un’escursione o una via alpinistica, leggendo in anticipo i bollettini di previsione emessi dagli uffici meteorologici competenti, che fra le tante informazioni segnalano anche se la situazione sarà più o meno favorevole allo sviluppo di temporali nella zona e nella giornata che ti interessa;
ricordati che la localizzazione e la tempistica di questi fenomeni sono impossibili da determinare nel dettaglio con un sufficiente anticipo: il quadro generale tracciato dai bollettini di previsione, quindi, va sempre integrato con le osservazioni in tempo reale e a livello locale.
In ambiente esposto, mentre inizia a lampeggiare e/o a tuonare
se vedi i lampi, specie nelle ore crepuscolari e notturne, anche a decine di chilometri di distanza, il temporale può essere ancora lontano. In questo caso allontanati velocemente;
se senti i tuoni, il temporale è a pochi chilometri, e quindi è ormai prossimo.
Al sopraggiungere di un temporale
osserva costantemente le condizioni atmosferiche, in particolare poni attenzione all’eventuale presenza di segnali precursori dell’imminente arrivo di un temporale:
– se sono presenti in cielo nubi cumuliformi che iniziano ad acquisire sporgenze molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata in valle è calda ed afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare o del lago);
– rivedi i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà – a posteriori – rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi, ma non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione, e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente.
In caso di fulmini, associati ai temporali
Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericolo più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi esposti, specie in presenza dell’acqua, come le spiagge, i moli, i pontili, le piscine situate all’esterno. In realtà esiste un certo rischio connesso ai fulmini anche al chiuso. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare necessariamente precipitazioni.
All’aperto
resta lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante;
evita il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica;
togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature);
resta lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – rischiano di scaricarsi a terra.
In casa
Il rischio connesso ai fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporale:
evita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica ed il telefono fisso;
lascia spenti (meglio ancora staccando la spina), in particolare, televisore, computer ed elettrodomestici;
non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico;
evita il contatto con l’acqua (rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore);
non sostare sotto tettoie e balconi, riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da pareti, porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.
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