Alessandria
Morto il partigiano “Ivan” Pasquale Cinefra, aveva 96 anni
E’ morto all’età di 96 anni il partigiano Pasquale Cinefra, alias “Ivan”, presidente onorario dell’Associazione alessandrina.
Ovadese, nasce nel 1926 e giovanissimo entra nelle formazioni Partigiane che si costituiscono nell’ Appennino Ligure-Piemontese con il nome di battaglia “Ivan” – scrive Anpi -. In particolare opera nelle SAP di Ovada, poi nella Divisione Garibaldi “Mingo” Brigata Buranello. Ricopre la carica di vice-presidente e poi di Presidente dell’ Anpi Provinciale di Alessandria sino al 2016. Ci lascia nel dolore e nella tristezza un combattente, un partigiano, un grande uomo”.
Così lo ricorda il sindaco di Alessandria:
La lezione di Pasquale Cinefra, partigiano esemplare, testimone appassionato dei valori della libertà e della democrazia, Presidente onorario dell’ANPI Provinciale, viene ricordata dal Sindaco di Alessandria che, esprimendo condoglianze alla famiglia, sottolinea la grandezza di questo concittadino.
Pasquale Cinefra ci ha lasciato: la sua è stata non solo una “lunga vita” in considerazione dei suoi 96 anni, ma anche una vita davvero “esemplare” proprio nell’arco di tutti questi lunghi anni.
Come Sindaco e anche a nome dei colleghi di Giunta, dei Consiglieri e dell’Amministrazione Comunale tutta, insieme alla Cittadinanza alessandrina, con queste righe sento il dovere di riconoscere quella che ritengo essere stata una vera e propria “lezione di vita” che Pasquale ci ha lasciato.
Una lezione iniziata, giovanissimo, decidendo di essere partigiano e, a rischio della propria vita, di scegliere senza indugio le ragioni della libertà e della democrazia combattendo contro il nazi-fascismo sui nostri Appennini.
Una lezione che, nella consapevolezza del dolore per la perdita di tanti suoi compagni partigiani e delle atrocità di eccidi come quello della Benedicta, nel suo animo non si è trasformata in odio ma in spirito sinceramente combattivo per l’affermazione di valori – fondati sulla libertà, sulla democrazia, sul rispetto della persona, sulla giustizia – che in ultima analisi anelavano alla Pace, al Bene comune, allo sviluppo dei singoli e delle comunità… alla Vita, in totale antitesi rispetto ai valori di morte delle dittatture, di ieri e di oggi.
Questa lezione – attraverso l’impegno civico che dal dopo-guerra lo ha visto attivo in molteplici ambiti del volontariato sociale e culturale, in primo luogo l’amatissima ANPI – Pasquale Cinefra non l’ha tenuta solo per sé, ma ha saputo in modo esemplare quanto efficace trasmetterla a tantissime persone, di ogni età.
In questo vediamo la grandezza di Pasquale: in questa sua capacità di essere credibile e appassionato testimone dei più alti valori del nostro vivere civile, sapendosi rapportare con tutti: giovani e meno giovani, studenti, rappresentanti istituzionali, gente comune e chiunque avesse il piacere di dialogare con lui, anche per pochi minuti, ma cogliendo il suo essere e rimanere, malgrado l’avanzare dell’età, sempre “giovane dentro”, sempre fiducioso nel Bene che è compito e responsabilità di tutti ricercare, nella quotidiana salvaguardia della libertà e dei principi democratici.
Per tali motivi, la “lezione di Pasquale” non verrà meno e – esprimendo sincere condoglianze alla famiglia e vicinanza all’ANPI alessandrina – sono certo che la Comunità alessandrina che ha avuto il privilegio di essere la sua “casa”, insieme all’Amministrazione Comunale, non solo si impegnerà, ma anche sarà orgogliosa di portare avanti questa “lezione di vita” per gli anni e i decenni a venire.
Grazie Pasquale! Riposa in pace!
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