Cronaca
Ala di Stura: lupi sbranano almeno 20 pecore
Sono almeno una ventina le pecore morte sull’Alpe Sarpeis, tra i 1600 e 2200 metri della montagna del comune di Ala di Stura, in un assalto a un gregge messo in atto da un paio di lupi. Un attacco in piena regola e in pieno giorno, alle 14.30, mentre l’allevatore, il 34enne Sergio Rossatto, stava trasferendo gli animali da un pascolo all’altro.
A darne comunicazione è Cia-Agricoltori delle Alpi, che riporta anche la testimonianza dell’allevatore: “In trenta secondi i lupi si sono portati via il guadagno di tutta l’estate. Oltre alle pecore sono stati sbranati diversi agnelli giovani, che non avevano l”orecchino’, quindi non sono risarcibili. Ora il gregge è terrorizzato, non mangia, deperisce e produce meno latte. Di fatto, nessuno può difenderlo dai lupi e nemmeno io posso fare niente se non sperare che i predatori non ritornino”.
“Improvvisamente si è scatenato l’inferno: sono sbucati due lupi come dal nulla, si sono avventati in mezzo al gregge e lo hanno diviso in due. Gli animali che sono fuggiti verso il basso, hanno trovato altri due lupi ad attenderli. In pochi secondi, i capi più lenti sono stati raggiunti e uccisi davanti ai miei occhi. Qualcuno nella fuga è morto precipitando dai roccioni”.
Nei giorni successivi l’uomo ha tentato di recuperare le carcasse e gli animali dispersi: l’ultima pecora viva è stata trovata in un crepaccio, dove era caduta, ed è stata salvata dai vigili del fuoco.
Cia-Agricoltori delle Alpi, in una nota, parla di “rischio di abbandono della montagna da parte dei pastori a causa della strabordante presenza dei lupi” e osserva che l’unica strada percorribile rimane quella della richiesta di risarcimento “è evidente che il denaro non potrà mai compensare la rovina di un gregge ‘costruito’ in anni di lavoro, oltre che il danno morale di sentirsi come dalla parte del torto”.
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