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Torino

Per l’Unione Montana Valle Susa e i Comuni di Rivalta e di Avigliana i presupposti della Tav non sono piú attuali

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’Unione Montana Valle Susa e i Comuni di Rivalta di Torino e di Avigliana richiamano il Governo italiano all’urgenza di una profonda ridiscussione delle ipotesi di progetto sull’asse ferroviario Torino-Lione.
Secondo le comunità locali non  è prevista la costruzione di nuove linee ferroviarie sul lato francese, ma solo ammodernamenti di linee esistenti.

Il Governo francese ha già indicato con precisione che “la linea esistente Dijon-Modane ammodernata sarà la via di accesso alla galleria di base quando vi sarà la messa in servizio, prevista entro il 2030. Piena coerenza quindi con le scelte di programmazione delle infrastrutture adottate nell’ultimo decennio (già indicavano come “non prioritaria” la tratta di accesso della Torino Lione.

Con le decisioni francesi, la realizzazione del Tunnel di Base della Torino – Lione e gli interventi sulla tratta nazionale italiana non produrranno alcun risultato utile in termini di incremento dei trasporti merci. La futura capacità di trasporto merci dell’intera direttrice ferroviaria tra Italia e Francia rimarrà sostanzialmente uguale a quella attuale.

L’Unione Europea, come ha avvisato la Commissaria ai trasporti poche settimane fa, non è ad oggi in condizione di erogare contributi definitivi al progetto Torino-Lione. Da oltre un anno e mezzo la Commissione sta chiedendo a Italia e Francia di fissare definitivamente i termini di realizzazione e finanziamento complessivo dell’opera in una Decisione di Esecuzione, che comprenda anche le due tratte di accesso nazionali. Un passaggio al momento impraticabile, dal momento che tutt’oggi la Francia non ha assunto alcuna decisione in merito alla sua parte.

Lo scenario è completamente cambiato. La pandemia Covid-19 e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno già prodotto profonde e durature conseguenze sui flussi di traffico merci e passeggeri. Il quadro programmatico in cui era stato concepito il progetto Torino – Lione è oggi oggettivamente datato e non più idoneo a costituire la base di un progetto infrastrutturale di tale portata.

Il Governo italiano pare ignorare questo stato di fatto. Per il Presidente dell’Unione Montana Valle Susa Pacifico Banchieri “le amministrazioni locali si aspettano dal Ministero della Mobilità e delle Infrastrutture Sostenibili un’assunzione di responsabilità nel prendere finalmente atto che la situazione è mutata, con l’attivazione quanto prima di un confronto tecnico con il territorio”. Una profonda revisione dei presupposti progettuali che, come indicano il Sindaco di Avigliana Andrea Archinà e l’Assessore di Rivalta Ivana Garrone “deve valutare in particolare la reale necessità della nuova tratta tra Avigliana e Orbassano, che mette fortemente a rischio la Collina Morenica e l’area agricola di Rivalta”.

L’Unione Montana Valle Susa e i Comuni di Rivalta di Torino e di Avigliana hanno già scritto al Ministero della Mobilità e delle Infrastrutture Sostenibili e agli altri enti coinvolti, per sollecitare la rapida definizione di un prossimo incontro nel quale mettere al centro dell’agenda le questioni veramente dirimenti intorno al progetto ferroviario Torino-Lione.

 

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