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Cultura

Nasce a Torino A.M.A. Factory, si dedicherà a teatro e territorio

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Nasce a Torino una nuova impresa culturale che prende vita dalla visione di A.C.T.I. Teatri Indipendenti e Il Mulino di Amleto, due affermate realtà di teatro contemporaneo che, dopo anni di proficua collaborazione, uniscono le rispettive forze per dare vita ad un nuovo soggetto di produzione dal profilo innovativo dal punto di vista artistico e organizzativo.

Si tratta di A.M.A. Factory, la cui direzione artistica è affidata a Beppe Rosso e Barbara Mazzi & Marco Lorenzi, che sarà presentata martedì 26 luglio, dalle ore 19, a San Pietro in Vincoli con una Festa di presentazione aperta alla Città, intitolata “Questa non è una conferenza stampa”.

In un tempo di crisi che investe l’intero settore teatrale, occasione feconda per un possibile rilancio con la creazione di nuovi prototipi culturali, A.M.A. Factory si pone come suoi obiettivi di sviluppare nuove prospettive, mettere insieme sguardi artistici di generazioni diverse, creare un progetto con coproduzioni di rilievo e un potente radicamento territoriale, generare un’impresa che sappia dialogare e competere con i grandi enti teatrali ma anche luogo di scambio per start up di giovani artisti. Il desiderio di A.M.A. Factory è quello di pensare ad un futuro diverso, di andare oltre i confini teatrali, in dialogo con i contesti culturali di riferimento e di respiro internazionale.

«A.M.A. Factory è un nome fortemente simbolico. Factory richiama l’officina, il laboratorio, il cantiere creativo, è circolazione di idee e scambio artistico, in una prospettiva e con modalità più strutturate e funzionali – scrivono i direttori artistici – L’acronimo A.M.A. indica i due gruppi A.C.T.I. e Il Mulino Amleto, all’origine di questa visione ma genera anche un verbo di cui abbiamo bisogno più che mai in questo periodo storico di conflitti e di muri. È anche l’amore che proviamo per il lavoro che facciamo, alla base di quella empatia umana che è l’antidoto più importante per affrontare le continue sfide e crisi del nostro settore. Un verbo-azione che vuole permeare l’operato quotidiano della nuova Factory: una struttura che punta a sostenere il coraggio nelle scelte artistiche, contribuire a un miglioramento del sistema, orientando cura e attenzione per “nuove forme”, potenziare la sperimentazione, la drammaturgia del contemporaneo e non solo, ma soprattutto la ricerca necessaria, che serve per non morire artisticamente. Un approccio di ispirazione europea che desideriamo fortemente sostenere, cercando di scardinare i tempi e i numeri cui siamo abituati, con forte desiderio e amore per altri valori creativi ed artistici».

Le principali firme artistiche di A.M.A. Factory sono Beppe Rosso e Il Mulino di Amleto, collettivo artistico rappresentato da Barbara Mazzi e Marco Lorenzi, alle quali nel futuro potranno aggiungersene altre.

L’interesse è per un teatro della contemporaneità che si relaziona con le enormi trasformazioni economiche e culturali in atto, teso a sperimentare nuove forme di linguaggio performativo, rivolgendosi ad autori italiani ed europei (fra i quali Wajdi Mouawad, Csaba Szekely, Philipp Löhle, Magdalena Barile, Franco Scaldati), che si distinguono per il loro sguardo sui conflitti e le speranze che attraversano l’uomo contemporaneo.

I PROGETTI PRODUTTIVI

Nel triennio 2022/2024 – in cui A.M.A. Factory ha ricevuto da parte del MIC il riconoscimento dello storico di A.C.T.I. ottenendo un ottimo punteggio per la qualità artistica del nuovo progetto – saranno messe in campo coproduzioni di livello nazionale e sarà dato ampio valore al repertorio con la ripresa di spettacoli che per il successo ottenuto sono ancora richiesti.

I progetti produttivi del 2022 sono: il nuovo allestimento di “Kollaps” di Philipp Löhle, regia di Marco Lorenzi, con l’ensemble de Il Mulino di Amleto, coproduzione con Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti (debutto ottobre 2022), “Un giorno di fuoco” di Beppe Fenoglio, con Beppe Rosso, regia di Gabriele Vacis, in collaborazione con Produzioni Fuorivia e Centro Studi Beppe Fenoglio (debutto ottobre 2022), “Dal Sottosuolo/Underground” di e con Barbara Mazzi e Francesco Gargiulo, in coproduzione con Teatro Libero di Palermo, “Chiamami”, un progetto artistico di Annamaria Troisi e Beppe Rosso da “La Voce Umana” di Jean Cocteau, in coproduzione con La Corte Ospitale, e “Vita, Amore, Morte e Rivoluzione”, uno spettacolo documentario di Paola Di Mitri, in coproduzione con Cranpi.

LA PROGRAMMAZIONE SUL TERRITORIO

Sede e territorio di sperimentazione produttiva e di programmazione è San Pietro in Vincoli Zona Teatro, situato nel quartiere Aurora/Porta Palazzo, connotato da una forte presenza di persone con background migratorio. Ex cimitero del ‘700 trasformato in teatro (con sede di uffici, sala prova e spazio teatrale) e presidio culturale, è situato in una zona considerata “una periferia in centro”.

A.M.A. Factory è promotore di due progetti: Fertili Terreni Teatro, stagione diffusa su tre teatri cittadini, punto di riferimento per il teatro di nuova drammaturgia, e il Festival delle Migrazioni che, alla sua quarta edizione, si svolge nel mese di settembre tra Porta Palazzo e Borgo Dora, con un ricco calendario di spettacoli, concerti, incontri e dibattiti di rilievo internazionale.

Programma “Questa non è una conferenza stampa” – 26 luglio dalle ore 19

ore 19 -19.15 > Accoglienza
ore 19.15 – 20 > Gioco interattivo “Cosa AMI del teatro”

ore 20 – 20.20 > Presentazione di A.M.A. FACTORY
ore 20.20 > Brindisi e aperitivo
ore 20.30 – 21.30 > Concerto di Elio D’Alessandro

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