Lavoro
Oscar Green Piemonte per due allevatrici di Torino
Serena e Rachele sono due giovani allevatrici ed entrambe sono salite sul palco dei finalisti piemontesi degli Oscar green, il premio che Coldiretti Giovani impresa assegna ai giovani imprenditori agricoli Coldiretti che si sono distinti per innovazione e visione del futuro.
Serena Vanzetti lavora nell’azienda zootecnica di famiglia insieme al padre Carlo e ai fratelli Paola, Marco, Davide. L’azienda Vanzetti Holstein è situata nella pianura di Candiolo ed è socia della cooperativa Speranza. Alleva vacche da latte e da carne, ma alla finale regionale degli Oscar Green è arrivata per il grande investimento nella produzione di biometano liquido da autotrazione e di anidride carbonica dalle deiezioni animali e dagli scarti della lavorazione del mais. I socia della cooperativa Speranza, conferiscono i liquami generati da oltre 2.500 vacche nell’impianto di biogas dell’azienda Vanzetti che con i suoi digestori produce metano e anidride carbonica medicale e alimentare. I due prodotti sono separati mediante refrigerazione e venduti in forma liquida. Quel che rimane è “digestato”, concime pronto per i campi che viene distribuito nei campi dei soci alla semina mediante interramento.
Il piazzamento in finale regionale è stato ottenuto nella categoria “Energie per il futuro e la sostenibilità” per “la lungimiranza nell’aver investito creando una perfetta economia circolare”
Rachele Chiaberto ha invece ritirato il riconoscimento per conto del marito Manuel Giovale dell’omonima azienda zootecnica. Insieme gestiscono la parte agricola di uno dei monumenti medievali più importanti della provincia di Torino: la certosa di Montebenedetto nel cuore del Parco Orsiera-Rocciavrè in valle di Susa, tra i boschi di Villarfocchiardo. Anche in questo caso si tratta di giovani allevatori di bovini ma nella forma dell’alpeggio. Qui, tra i bramiti dei cervi e il fresco della faggeta, Rachele produce gelato dal latte fresco e Manuel si occupa del pascolo e della produzione del formaggio che si fregia anche del marchio del Parco della Alpi Cozie di cui l’area protetta dell’Orsiera-Rocciavrè fa parte. L’azienda agricola gestisce la foresteria e apre la certosa alle visite. Si tratta, quindi, di allevatori che hanno sposato la filosofia del parco e l’idea di sviluppo turistico legato alla storia, alla natura e ai prodotti tipici. Infatti, in finale sono arrivati nella categoria “Campagna Amica” per “aver voluto mantenere vivo il territorio, le sue tradizioni e valorizzare le produzioni agricole di montagna”.
«Questi due riconoscimenti dimostrano quanto sia forte la voglia di futuro tra i giovani imprenditori agricoli torinesi – afferma Giovanni Benedicenti, delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa, Torino – Si tratta di giovani che hanno scelto di lavorare con la terra e con gli animali avendo la piena consapevolezza di operare in un settore fondamentale per il nostro Paese. I giovani portano nel nostro mestiere antico nuove idee e investimenti. E non chiedono nulla in cambio. Chiedono solo di non essere ostacolati nei loro progetti da una politica e da una burocrazia che, a parole si dicono sempre a favore dei giovani e a favore dell’agricoltura, ma che spesso rappresentano il problema più grande da affrontare per un giovane ,che cerca solo di realizzare i propri sogni ricavandone il giusto reddito».
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