Cittadini
Torino è una città equa, a misura di donna e inclusiva per tutti?
L’Associazione Torino Città per le Donne, nata nel 2020, ha posto al centro della propria azione la realizzazione di una profonda mutazione del volto della città e della Regione, a partire dagli organi istituzionali che le guidano e che ne devono rappresentare il motore propulsore, promuovendo un programma che comprende tra i propri obiettivi prioritari l’inclusione delle donne a tutti i livelli nella vita della comunità.
In quest’ottica ha realizzato una ricerca, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, per esplorare le strategie internazionali sulle politiche di genere a livello locale e approfondire cinque casi di città e contesti locali internazionali che hanno promosso politiche innovative e nuovi modelli di governance amministrativa di successo: Vienna, Barcellona, Paesi Baschi, Umeå e Montréal. La ricerca sarà presentata e discussa con le istituzioni e i cittadini e le cittadine in un incontro che si terrà il 28 giugno alle 17.30 presso l’Auditorium del Collegio Carlo Alberto.
All’incontro, patrocinato dalla Città di Torino, interverranno Antonella Parigi e Monica Cerutti, di Torino Città per le Donne; Alberta De Luca, Margherita Zambelli, ricercatrici che hanno curato lo studio; Michela Favaro, Vicesindaca, Comune di Torino; Alberto Anfossi, Segretario Generale Fondazione Compagnia di San Paolo; Jacopo Rosatelli, Assessore Welfare e diritti, Comune di Torino, Valentina Cera, Delegata alle Pari opportunità, Città metropolitana di Torino; Anna Di Mascio, Consigliera di Amministrazione, Fondazione CRT; Norma De Piccoli, Presidente CIRSDE, Università degli Studi di Torino; Arianna Montorsi, Referente del Rettore per la Parità di Genere e Diversity, Politecnico di Torino.
Una città equa è una città a misura di donna e inclusiva per tutti: nelle opportunità educative, lavorative e di leadership, nei servizi socio-assistenziali, negli spazi pubblici, in merito a trasporti, salute, sport e tempo libero. Una città che non solo non discrimina ma favorisce attivamente il superamento delle differenze e lo sviluppo delle potenzialità di tutte e tutti.
Obiettivo della ricerca è alimentare la consapevolezza della necessità e modalità di promozione di una maggiore equità di genere a livello di politiche e pratiche locali degli enti:
Molte città ed enti pubblici a livello internazionale e in Italia stanno sviluppando attività di pianificazione di genere (ad es. gender equality plan), gender mainstreaming, gender budgeting, raccolta sistematica di dati di genere, organizzando una governance interna che favorisca una continua attenzione e indirizzo dell’azione amministrativa in tutti i settori, formando le competenze del proprio staff a tutti i livelli.
“I risultati di questa ricerca sono importanti non solo perché forniscono importanti indicazioni e suggerimenti per le politiche per la parità di genere della nostra città, ma anche e soprattutto perché aprono un dialogo Internazionale che durerà nel tempo.” Così dichiara Antonella Parigi, presidente dell’associazione Torino Città per le Donne. La ricerca infatti vuole promuovere una riflessione per il contesto torinese, che già si muove in questa direzione, in termini di esempi e suggestioni che i casi studio internazionali possono fornire agli enti pubblici, ed essere uno stimolo per il terzo settore e la cittadinanza ad avere un ruolo sempre più attivo.
Favorire una cultura dell’equità più diffusa grazie anche a pratiche di scambio e apprendimento reciproco è una delle principali sfide che la società deve affrontare per costruire una città e un paese a misura di tutte e tutti.
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