Torino
Il 2021 per gli alberghi di Torino si è chiuso con il 50% in meno di presenze rispetto al 2019
Dopo il -80% del 2020 il 2021 turistico si è chiuso, per Torino e provincia, con un -50% nel numero di presenze turistiche rispetto al 2019. L’anno è stato condizionato da una stagione invernale cancellata dalle restrizioni anti-Covid, dai ponti primaverili in zona rossa e dal divieto – fino all’estate – di spostamento tra le regioni. In autunno, i primi segnali di ripresa sono stati fiaccati dall’emergere della variante Omicron e dalla siccità che ha penalizzato la montagna. Il 2022 ha fatto segnare un cambio di passo, con una ripartenza molto lenta nei primi due mesi, in parte penalizzata dal caro energia e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina, ma con una primavera vicina ai livelli del 2019, grazie a un mese di maggio che ha visto susseguirsi due grandi eventi come Eurovision e Salone del Libro.
Federalberghi Torino intravede finalmente, dopo due anni di sofferenze economiche, una prima e decisa ripartenza post-pandemica che dovrà essere ulteriormente consolidata in autunno quando Torino tornerà ad ospitare eventi internazionali come il Salone del Gusto, le ATP Finals e Artissima. Nei primi cinque mesi del 2022 il trend nell’occupazione delle camere è stato infatti positivo e ha visto una progressiva crescita con un tasso del 25% a gennaio, del 40% a febbraio, del 55% a marzo e con aprile e maggio che hanno raggiunto il 70-75%. Il dato aggregato sui primi 5 mesi dell’anno si attesta sul 55% (nel 2019 era del 70%). Il solo mese di maggio ha toccato i livelli dello stesso periodo del 2019.
L’Associazione di categoria si spinge oltre e prova a immaginare che cosa potrebbe accadere da qui ai prossimi dieci anni. Governance, creazione di proposte turistiche integrate a livello locale e regionale, investimenti su infrastrutture e trasporti, sostegni alla categoria e snellimento della burocrazia potrebbero, secondo stime della stessa Federalberghi Torino, portare la città a registrare un +50% di flussi turistici nei prossimi 7 anni.
‘Non è più tempo di nascondersi, questa città ha dimostrato, soprattutto con Eurovision, di essere a tutti gli effetti una méta turistica capace di accogliere e di ospitare grandi eventi di caratura internazionale – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – ora, la sfida che ci si pone di fronte è quella di dare continuità a questo trend candidandosi ad ospitare altri eventi, organizzando una programmazione spalmata su tutto l’anno e pluriennale, destagionalizzando il turismo e intercettando tutti i tipi di turismo che afferiscono alla nostra città, dal leisure al business passando per l’enogastronomia e gli eventi internazionali. Servono coraggio, lungimiranza, una visione strategica che vada oltre i termini di un mandato di giunta e soprattutto un modello di governance che consenta a tutti gli attori del turismo e dell’accoglienza di lavorare sinergicamente per sfruttare al meglio l’enorme patrimonio di cui disponiamo e per individuare nuove occasioni di attrattività’.
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