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Peste Suina in Piemonte, Confagricoltura: “abbattuti solo 2.000 cinghiali su 50.000 previsti”

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“Prendiamo atto delle iniziative della Regione per fronteggiare l’emergenza della peste suina africana, ma ribadiamo ancora una volta che il depopolamento dei cinghiali è assolutamente insufficiente”.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, che è intervenuto oggi all’incontro convocato dalla Regione per fare il punto della situazione sugli interventi per contrastare la peste suina, sottolinea come sia estremamente preoccupante il fatto che da gennaio a oggi siano stati abbattuti appena 2.000 cinghiali.

“L’obiettivo che si è data la Regione Piemonte – precisa Allasia – è di arrivare, entro fine anno, a 38.000 abbattuti con la caccia di selezione. Se poi si aggiungono la caccia di controllo e quella programmata, i numeri salgono a oltre 50.000, ma di questo passo sarà pressoché impossibile raggiungere il risultato”.

Nell’incontro di oggi l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa ha annunciato che la messa in opera della recinzione per contenere la diffusione della Peste suina africana è in fase di avvio e che il primo lotto della barriera verrà posato tra i comuni alessandrini di Molare e Ponzone all’interno dell’area individuata come infetta.

Confagricoltura ha ancora una volta ribadito l’assoluta necessità di attivare tutte le procedure necessarie per un rapido incremento dell’azione di contenimento dei cinghiali in tutto il territorio piemontese, non solo per il rischio del dilagare della malattia ma anche per gli ingentissimi danni che questi ungulati arrecano alle coltivazioni in modo continuativo durante tutto l’anno.

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