Cronaca
Mottarone, un anno dopo. La famiglia materna di Eitan: continueremo a lottare perchè cresca in Israele

Era il 23 maggio 2021 quando la cabina della funivia del Mottarone, che unisce il monte a Stresa, crollò nel bosco portando con sè quattordici vite e l’intera famiglia del piccolo Eitan, unico sopravvissuto. Da quel momento una lunga battaglia legale è cominciata ed è tutt’ora in corso tra la famiglia materna e paterna del bambino, che al momento si trova in Italia con la zia paterna Aya Biran, cui è stato affidato dal tribunale.
La famiglia materna, tramite il portavoce Gadi Solomon, ha oggi diffuso una nota: “Eitan è con noi nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Continueremo a lottare per lui perché cresca in Israele, la sua casa naturale, casa della sua famiglia, luogo di sepoltura dei suoi genitori e del fratellino”.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
