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Il comune di Torino acquisisce 3 beni sequestrati alla criminalità organizzata

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Nei prossimi giorni verrà ufficializzata l’acquisizione all’interno del Patrimonio comunale, su proposta della Vicensindaca con delega alla Legalità, di tre immobili che erano stati sequestrati dall’Autorità giudiziaria alla criminalità organizzata.

Gli immobili si trovano in corso Lecce, in strada Bramafame e in via Bardonecchia.

L’intendimento della Città per quanto concerne l’alloggio di Corso Lecce 25 è quello di riservarlo per far fronte ad esigenze di emergenza abitativa.

In merito all’utilizzo del compendio di Strada Bramafame 22, si intende avviare un percorso di coprogettazione con gli organismi del Terzo Settore in particolare per la creazione e il sostegno di nuove opportunità lavorative per i giovani e le fasce più deboli della popolazione con la contestuale produzione di beni e servizi di interesse pubblico.

È stato deciso invece assegnare l’alloggio di via Bardonecchia 48 a un concessionario che vi realizzi una o più attività di interesse generale, come definite dal Codice del Terzo Settore.

La Vicesindaca, nel 30° anniversario dal tragico attentato a Capaci, ha sottolineato come il tema del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità rappresenta uno degli strumenti simbolici più forti che lo Stato e gli Enti locali hanno per affermare la propria presenza sul territorio e rassicurare i cittadini.
In Piemonte ci sono 304 immobili confiscati alle mafie e solo il 23% di questi sono già stati destinati ad attività sociali, mentre a Torino si arriva alla soglia del 41%.
Queste acquisizioni rafforzano l’impegno della Città nel restituire ai cittadini i beni sottratti alla criminalità mostrando che la legalità conviene e può avere la meglio sull’illegalità. Una parte dell’eredità di Giovanni Falcone risuona oggi più forte: “Ci si pente contro la mafia solo se ci si fida dello Stato.” La Vicensindaca conclude che la fiducia si costruisce anche con i simboli e tra gli argomenti di cui si sta occupando grazie alla delega alla Legalità, che le è stata attribuita dal Sindaco, c’è infatti il riutilizzo dei beni confiscati.

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