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Cultura

In Val Chiusella la seconda edizione di Polimorfa

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Tutto pronto per la seconda edizione di Polimorfa, la rassegna di arti performative che si svolge nel pluriuso di Alice Superiore (Val di Chy) dal 7 maggio al 3 giugno. Come la passata edizione, il festival è diretto ed organizzato dal collettivo Biloura in collaborazione con il comune di Val di Chy e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Sei spettacoli distribuiti nei fine settimana della tarda primavera per una rassegna che ha nella multidisciplinarietà e nella partecipazione degli abitanti della Valchiusella i suoi punti di forza, come testimoniato dal successo della prima edizione.

Si parte proprio il 7 maggio alle ore 16 con la performance di teatro partecipativo “Senderos de Fuga” che vedrà la collaborazione di artisti internazionali di Biloura e i partecipanti al laboratorio teatrale gratuito offerto dal collettivo.

“La performance indagherà la fuga di chi scappa dalla siccità e dalle guerre, alla ricerca degli ingredienti per la convivenza pacifica tra Uomo e Ambiente e tra Esseri Umani” spiega Angie Rottensteiner di Biloura.

La Terra, le sue meraviglie e le sue malattie sono infatti il nucleo di Polimorfa 2022, che prosegue il 13 maggio alle ore 21 con la compagnia toscana La Ribalta Teatro, che presenta “Settimo Continente”, ironica riflessione sull’inquinamento ambientale di cui l’uomo è responsabile. Per i più piccoli, invece, domenica 15 maggio alle ore 16 il collettivo nomade Ortika è ospite con “Orsòla e il pesciolino d’oro”, un poetico racconto sull’accogliere “l’altro da sé” affidato al linguaggio immaginifico delle marionette. Si prosegue con il teatro di narrazione di Teatro degli Acerbi, che il 22 maggio alle ore 16 accompagnerà il pubblico in una riflessione sul coltivare come scelta di vita con “Il testamento dell’ortolano”. Il 27 maggio alle 21, una novità per Polimorfa, che aggiunge il nouveau cirque tra i linguaggi che propone al suo pubblico: sarà infatti ospite la giocoliera Francesca Mari con il suo “Tangle”, una riflessione interculturale a partire dalle ricerche dell’artista emiliana in Polinesia. Anche la musica è ospite a Polimorfa, che si conclude il 3 giugno alle ore 21 con il concerto performativo “Sinking Island” della band eporediese Satoyama, che riflette sull’innalzamento delle acque e la conseguente scomparsa delle isole.

“Il concetto di cura della Terra e della propria comunità è qualcosa che è nelle nostre corde da sempre – dice Silvia Ribero, fondatrice di Biloura – perché consideriamo le arti performative uno dei possibili nuclei di una comunità, un luogo per riflettere sul presente senza rinunciare allo stupore e alla bellezza del ricercare, insieme, altre possibilità”.

“Polimorfa è un piccolo porto franco, un’agorà artistica aperta al pubblico di ogni età e provenienza: per questo il prezzo del biglietto, come la passata stagione, rimane popolare e anche quest’anno abbiamo aperto le chiamate per volontari che vogliano dare una mano e per partecipanti al laboratorio teatrale gratuito che sfocerà in “Senderos de Fuga”” racconta Chiara Bosco di Biloura.

E’ ancora possibile coniugare offerta culturale di qualità e spessore, dialogo con le amministrazioni, e apertura internazionale? Polimorfa 2022 vuole essere tutto questo e ha scelto una chiocciola che si alza in volo legata ad un palloncino come suo simbolo. Non resta, quindi, che seguirla e innalzarsi con fantasia e leggerezza.

“La Fondazione Piemonte dal Vivo che, insieme alla compagnia Biloura collabora alla programmazione della rassegna Polimorfa, auspica che quest’ultima possa essere per tutti i cittadini un’occasione per la crescita culturale del territorio, grazie a una proposta multidisciplinare che spazia nei diversi generi della contemporaneità con incursioni di musica, danza, circo e teatro ragazzi, con una particolare attenzione rivolta ai temi ambientali e alla multiculturalità. Ci auguriamo che il cartellone in programma sappia entusiasmare il pubblico e che si continui a parlare di spettacolo dal vivo e di quanto bene possa portare a tutta la comunità che lo abita”, afferma Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.

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