Cultura
Il programma di Seeyousound, che torna in presenza. La sorpresa è Cristiano De Andrè
Dal 18 al 24 febbraio 2022 al Cinema Massimo MNC di Torino torna nuovamente dal vivo SEEYOUSOUND International Music Film Festival portando in sala l’inconfondibile mix di musica e cinema, lungo 7 giorni che celebrano l’unione di immagine e suono attraverso il racconto di personaggi e correnti, musica che ci accompagna o che si fa protagonista di un viaggio che non finisce, perché Music Never Ends.
«Non abbiamo mai smesso di credere che questo festival potesse continuare ad esistere, non abbiamo mai smesso di lavorare per far sì che fosse un’edizione da ricordare, non abbiamo mai smesso (e non smetteremo fino al 25 febbraio…) di tenere le dita incrociate perché tutto vada bene. – afferma il direttore del festival Carlo Griseri – Dopo lo shock della chiusura anticipata del 2020 a causa della pandemia e l’edizione 2021 solamente online, il ritorno alla sala – sognato, sperato, necessario – riporterà il nostro festival alla sua natura originale: l’incontro con il pubblico, la fusione di cinema e musica, la coabitazione dentro la sala di film e concerti. Questa è l’essenza di Seeyousound, che nonostante tutto è ancora qui e vuole restare a lungo: la musica ci dà la forza, il cinema ci dà la sostanza.»
La sorpresa dell’ultimo minuto è la presenza di Cristiano De Andrè, che sarà a Torino mercoledì 23 per presentare Deandré#Deandré. Storia di un impiegato di Roberta Lena, il film che ha seguito il tour che Cristiano De André ha dedicato al padre e all’album più politico della carriera di Fabrizio De André, un omaggio musicale e personale, all’eredità artistica umana e politica di un grande poeta, testimonianza di un rapporto d’amore profondo.
L’ottava edizione presenta una selezione di 67 lungometraggi di finzione e documentari, cortometraggi e videoclip di cui 24 in anteprima italiana, divisi tra le sezioni competitive Long Play Doc e Long Play Feature, 7Inch, Soundies e Frequencies; e le rassegne Rising Sound – Music is the weapon, scorcio su musiche resistenti e incarnazione del desiderio di libertà, e Into the Groove, sezione eterogenea dalla vena pop, che dà il via al festival con Shoplifters Of The World, film diretto da STEPHEN KIJAK, protagonista di un omaggio con altri 2 titoli dalla sua filmografia ventennale in gran parte dedicata alla musica.
In questa nuova edizione after-digital, Seeyousound torna a contaminare il calendario di proiezioni con momenti in cui la musica arriva dritta al pubblico in altre espressioni e crea quelle occasioni di incontro che da sempre sono l’anima del festival. In programma la mostra sul visual artist KAROL SUDOLSKI, un panel sulle interconnessioni tra musica, video e arte, il live LOREM (live A/V) che si spinge al confine tra creatività umana e produzione artificiale, due sonorizzazioni originali a firma di GINEVRA NERVI e del collettivo SOUNDTRACKS 2021. Il tutto accompagnato da 55 ospiti nazionali ed internazionali tra registi, attori, giurati e artisti che si uniranno alla community del festival. Un numero che è una conquista e simboleggia la centralità della relazione e della condivisione, impulso – come la musica – di un’infinita possibilità di connessioni creative ed esperienziali.
Venerdì 18 febbraio alle 21 Seeyousound aprirà alla presenza del regista statunitense STEPHEN KIJAK e dell’attore James Bloor con l’anteprima italiana di Shoplifters Of The World. Ispirato a fatti reali, il film si svolge nel corso di una notte in cui le vite di un gruppo di adolescenti di Denver vengono sconvolte dalla notizia dell’improvviso scioglimento dell’iconica band The Smiths. Il film – il cui titolo omaggia il celebre singolo pubblicato nel 1987 -, è l’unico ad aver ricevuto l’autorizzazione di Morrissey all’utilizzo dei brani della band britannica e attraverso un’eccezionale colonna sonora di 20 pezzi originali si fa glorioso inno alla follia degli anni ’80. Il film sarà anticipato dall’esibizione dal vivo dalla giovane compositrice e producer di musica elettronica GINEVRA NERVI che, per l’occasione, sonorizzerà Stuf, cortometraggio muto di contestazione del 1966 di Titus Mesaroș. Alle musiche originali, Ginevra Nervi sostituirà un contributo inedito nel solco della sua ricerca musicale basata sull’esplorazione vocale e manipolazione sonora. Autrice di colonne sonore e brani originali per diverse serie tv, nel 2020 Nervi è arrivata alla Mostra del Cinema di Venezia con Fuoco Sacro di Antonio Maria Castaldo, di cui ha firmato la colonna sonora originale, e Non Odiare di Mauro Mancini, per il quale assieme a Pivio e Aldo De Scalzi ha composto “Miles Away”, con cui si è guadagnata la nomination ai David di Donatello per Miglior brano originale. Durante la serata Ginevra Nervi riceverà inoltre il Premio Cinemaitaliano.info – Meno di Trenta. Chiude la serata una speciale festa al Blah Blah (Via Po, 21): dalle 23.00 Shoplifters Of The World Night, la notte che tutti i fan degli Smiths vorrebbero vivere almeno una volta nella vita! Come nel film, il dj (Topa-jay) verrà “tenuto in ostaggio” e costretto a suonare i dischi della band per tutta la notte. Il regista sarà presente alla serata. L’evento è organizzato nel rispetto delle nuove normative antiCovid19. Ingresso gratuito.
Stephen Kijak, ospite e omaggiato del festival, sarà protagonista anche sabato 19 febbraio con un estratto dalla sua prolifica filmografia che ha avuto come soggetti principali musica e musicisti, presentando altri 2 titoli. Il doc-cult Stones In Exile sulla genesi del capolavoro “Exile on Main Street”, nato da giorni di session a fine anni ‘60 nel sud della Francia, dove i Rolling Stones si rifugiarono per affrontare un difficile momento della loro carriera, assillati dalla stampa, schiavi della droga e sotto pressione per il rischio di un tracollo finanziario; presentato alla Quinzaine des Réalisateurs 2010 e realizzato con il produttore due volte premio Oscar John Battsek, il film sarà introdotto dal regista alle 18.30. Sid & Judy è un ritratto insolito e significativo della sfortunata icona dello show business Judy Garland e ripercorre la relazione turbolenta dell’attrice e cantante statunitense con Sidney “Sid” Luft, terzo marito e produttore di “È nata una stella”, suo ritorno sulle scene del 1954. Alle ore 21.30, film sarà presentato in anteprima italiana in collaborazione con il Torino Pride, nel centenario della nascita della star. Nel lungo elenco di film diretti da Kijak spiccano il documentario Scott Walker – 30 Century Man, con David Bowie produttore esecutivo e nominato ai Bafta. Nel 2012 ha collaborato con Rob Trujillo dei Metallica, al suo debutto da produttore, in un doc sulla compianta leggenda del basso elettrico, Jaco Pastorius. Nel 2015 con Backstreet Boys: Show ‘em What You’re Made Of ha battuto i record di prevendita di iTunes. Nel 2016 al Sundance ha presentato We are X, documentario sulla band di maggior successo nella storia del Giappone, il gruppo heavy metal nipponico X Japan, vincendo l’Audience Award for Excellence in Title Design, giungendo poi all’anteprima italiana a Seeyousound nel 2017, dove si è aggiudicato una menzione. In occasione dell’omaggio a Stephen Kijak, Seeyousound presenta il suo primo progetto editoriale in collaborazione con Agenda del Cinema a Torino; un libro-intervista, intimo e ricco di curiosità, che nasce come approfondimento della retrospettiva e primo in lingua italiana su un regista che ha sempre dimostrato una particolare attenzione verso il racconto della musica e dei musicisti. Curato da Carlo Griseri, il volume sarà disponibile al Cinema Massimo MNC durante il festival.
SEZIONI COMPETITIVE
Con 5 lungometraggi di finzione in LONG PLAY FEATURE e 5 di cinema del reale in LONG PLAY DOC, 10 cortometraggi nel concorso 7INCH e 20 videoclip del contest SOUNDIES, anche per questa nuova edizione Seeyousound raccoglie una selezione di film recenti tra la migliore produzione cinematografica e audiovisiva a tematica musicale mondiale, oltre alle 4 sonorizzazioni originali presentate dai finalisti di FREQUENCIES. LONG PLAY FEATURE, curata da Matteo Pennacchia, ci porta dal Sud America agli USA e toccando Francia e Polonia arriva fino in Giappone con 5 titoli di cui 4 presentati in anteprima italiana a SYS e un quinto – Les Magnetiques – fresco di tre nomination ai Cesar; inoltre 4 su 5 sono opere prime. La tournée parte con The Night of the Beast di Mauricio Leiva Cock, film ruvido e pulsante che inscena l’attesa degli Iron Maiden in concerto a Bogotá, che per gli adolescenti Chuki e Vargas è un evento irripetibile e anche una rivalsa sulle difficoltà della vita (anteprima italiana sabato 19, replica lunedì 21); si passa in Ohio con Poser di Ori Segev e Noah Dixon, in cui la giovane e timida Lennon racconta la scena indie locale attraverso il suo podcast, presentato al Tribeca il film mette in mostra gli stereotipi della musica indipendente e cela un’inquietudine che scivola nei toni del thriller (anteprima italiana domenica 20, replica mercoledì 23); nel coming of age Les Magnétiques di Vincent Maël Cardona – esordio alla Quinzaine des Réalisateurs –, un gruppo di giovani nella Bretagna degli anni ’80 fondano una radio libera che trasmette la musica ribelle dell’epoca e, fra romanticismo e amarezza, il suono accompagna ogni frame (sabato 19 e martedì 22); i sobborghi di Varsavia fanno da sfondo all’intrecciarsi di piccole storie quotidiane in Other People di Aleksandra Terpińska che, tra hip hop e poesia spoken word, costruisce un’umanità oscura e disperata quanto universale (anteprima italiana domenica 20, replica mercoledì 23); pienamente nipponica la commedia dell’assurdo antimilitarista The Blue Danube di Akira Ikeda, in cui un soldato al fronte declassato da cecchino a trombettista della banda, inizia a sentire dalla sponda nemica le note del celebre valzer di Strauss, capace di rompere la routine e l’ostinata insensatezza della guerra (anteprima italiana lunedì 21, replica giovedì 24). La giuria composta da Matthias Haraldsson (scrittore e performer, che ha rappresentato l’Islanda all’Eurovision Song Contest col collettivo Hatari), Davide “Boosta” Dileo (musicista, dj, compositore, autore e produttore, conduttore radio-televisivo e scrittore) e Paola Cuniberti (manager, produttrice e organizzatrice musicale) decreterà il vincitore del premio Miglior Film di Fiction (€1.000) intitolato alla memoria della amica e collaboratrice Francesca Evangelisti, assegnato col supporto di BCC Casalgrasso e Sant’Albano Stura.
Il concorso LONG PLAY DOC propone 5 documentari scelti dal curatore Paolo Campana, di cui 4 in anteprima italiana, uniti dal potere del groove di andare in controtendenza, riportare sempre verso la luce e abbattere i luoghi comuni. Tre dei film in concorso ci restituiscono storie al femminile dirette da autrici che declinano il concetto di affermazione in diversi modi: The Conductor di Bernadette Wegenstein, è un viaggio nel cuore della musica classica alla scoperta della figura di Marin Alsop, prima direttrice donna di una grande orchestra americana che ha raggiunto la fama mondiale in un settore fortemente maschile (anteprima italiana sabato 19, replica lunedì 21); in Poly Styrene: I’m a Cliché, Celeste Bell – insieme al co-regista Paul Sng – ricostruisce l’iconica figura della madre Mary Joan Elliott Said in arte Poly Styrene, prima cantante di colore nel Regno Unito a guidare una gruppo punk, gli X-Ray Spex, band culto anni ’70 in piena Era Thatcheriana (anteprima italiana sabato 19, replica giovedì 24); infine Delia Derbyshire: The Myths and the Legendary Tapes, scritto, diretto e interpretato da Caroline Catz nelle vesti di Delia Derbyshire, pioniera della musica elettronica inglese anni ’60, esplora lo straordinario mondo sonoro e visivo dell’artista. Completano la cinquina il biopic Moby Doc di Rob Gordon Bralver (anteprima italiana domenica 20, replica martedì 22) che ripercorre la travagliata vita di Moby in un percorso di introspezione narrato in prima persona e intrecciato con testimonianze di David Lynch e David Bowie, concerti, animazioni e materiale inedito dall’archivio dell’artista; e Agonia di Tomasz Knittel, road movie polacco che ci catapulta nella tradizione della musica dell’Est inesorabilmente in declino, accompagnati dal cantante e strumentista Adam Strug alla scoperta di un emozionante paesaggio sonoro e geografico (anteprima martedì 22, replica giovedì 24). Il vincitore del premio Miglior Documentario (€1.000 – assegnati grazie al supporto di BCC Casalgrasso e Sant’Albano Stura) sarà scelto da Paola De Angelis (autrice e conduttrice radio per Radio Rai, autrice di saggi e libri musicali), Roberta Lena (attrice e regista italiana, che ha lavorato tra gli altri con Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana e Paolo Virzì), Aymeric Monségur (dj e direttore del Bordeaux Rock Association che organizza diversi festival musicali).
7INCH – curata da Sara Bianchi e Chiara Rosaia – è una carrellata di 10 cortometraggi di cui 3 in anteprima italiana, che raccontano il desiderio di andare “oltre”. Oltre le mura di casa, oltre gli schemi della società, oltre se stessi, attraverso un formato breve che a seconda delle esigenze espressive accoglie videodanza, animazione e cinema sperimentale. Tre i titoli in anteprima: Delimitation di Tereza Vejvodovà (21 febbraio) tra movimenti stilizzati e danza espressiva, Best Dance Film Award e Audience Award al Dance Film Festival di Praga; Landgraves di Jean-Francois Leblanc (20/23 febbraio) un’intervista che porta una giovane giornalista a immergersi nelle profondità umane e Le Boug Doug di Théo Jollet (20-21 febbraio) i cui protagonisti usano la musica per affermare la propria identità. Tre i corti d’animazione: A Guitar In The Bucket di Boyoung Kim (19-22 febbraio) conduce in un mondo dove tutto si può affittare e le scelte degli altri si impongono sui propri sogni; Misery Loves Company di Sasha Lee (23-24 febbraio) in cui una stella cadente provoca pensieri oscuri sul futuro; Red Shoes di Anna Podskalskà (21-23 febbraio) storia di un desiderio che si trasforma in ossessione, premio Best Animated Short all’Austin Film Festival e Audience Award for the Best Short Animation all’CinEast. Si continua con Girl With A Termal Gun di Ronfei Guo (20-22 febbraio) che si snoda tra le strade di una città in piena pandemia vista dagli occhi di un rider; J’ai rêvé Carthage di Cyril Nehmé (22-23 febbraio) storia della rivelazione che colpisce la giovane cantante d’opera Maïa alla sua prima performance, presentata in sala dal regista Cyril Nehmé e dall’attrice Marguerite Mousset; One Thousand And One Attempts To An Ocean di Wang Yojan (22 febbraio) riflessione sull’impossibilità di percepire il mondo con profondità e Techno, Mama di Saulius Baradinskas (22-24 febbraio), che ha esordito a Venezia 78 nella Short Films Competition di Orizzonti, con al centro Nikita e il suo sogno di andare a Berlino che si scontra con le aspettative della madre. A decretare il Miglior Corto 2022 (€500) saranno Alessandro Giorgio (organizzatore del Torino Short Film Market, programmatore presso il Centro Nazionale del Cortometraggio, produttore e distributore per Withstand), Joana Fresu de Azevedo (membro del Direttivo AFIC e coordinatrice del Festival del Cinema di Porretta Terme) e Jennifer Verraes (docente dell’Università di Paris VIII e ricercatrice in teoria del cinema).
SOUNDIES, concorso e soprattutto omaggio al formato musicale per eccellenza, il videoclip, curato da Alessandro Maccarrone. Attraverso 20 titoli, Soundies seziona il concetto di tempo, che nello specifico linguaggio dei videoclip viene sgretolato, plasmato a semifluido, imprigionato. Una selezione che trasporta lo spettatore in un vortice di emozioni mettendo a nudo fragilità e incertezze di questo tempo tra cambiamenti climatici, diritti umani calpestati, guerre contro i più deboli, indifferenza, il capitalismo ormai normalità, il mondo in ginocchio per colpa di un veleno. In The Daisy di Rudà Santos, realizzato per i Ross From Friends (martedì 22) un cubo di Rubik e la sfida al correre dei secondi; in Unica’s Cloud (mercoledì 23) di AB/CD/CD video per Delaurentis, una danza tribale cerca di tenere a bada l’incalzante sviluppo tecnologico; in Incomplete di Ash Koosha con la regia di Dalena Tran (mercoledì 23) corpi in caduta libera sullo sfondo di un mondo in continuo mutamento e ancora La Nuée di Vincent René-Lortie per il video di Simon Leoza (lunedì 21) dove è la natura il potere difensivo del futuro contro un passato ostile. Il vincitore del premio Miglior Videoclip Nicola Rondolino (€500) sarà scelto da Karol Sudolski (visual artist), Giorgio Valletta (Dj, giornalista musicale, co-fondatore di Xplosiva e del Club To Club) e Iole Pellion di Persano (curatrice e art advisor, direttrice e fondatrice di Recontemporary).
Oltre al concorso, Soundies 2022 sfoggia un live, una mostra e un panel che arricchiscono l’esperienza sonora e visiva del videoclip. Si parte mercoledì 9 con l’inaugurazione alle 18.00 della mostra YOU ARE MY ANCHOR POINT del visual artist Karol Sudolski, visitabile fino al 12 marzo da Recontemporary (via Gaudenzio Ferrari 12/b). Prima personale dell’artista – nato in Polonia e cresciuto in Italia – propone videoclip, opere in realtà aumentata e fotogrammetria che creano uno scenario dominato dal colore e da riferimenti alla quotidianità. Un paesaggio che, nella sua onirica intimità, accoglie e allo tempo stesso priva il visitatore dell’orientamento. La mostra è organizzata Seeyousound e Recontemporary con gli sponsor tecnici BenQ e Creative Cables Torino. L’ingresso è gratuito durante l’opening e nei giorni del festival (18 – 24 febbraio). In tutti gli altri giorni è necessario essere in possesso della tessera soci Recontemporary.
Sabato 19 alle 22.30, LOREM (live A/V) in sala 1 al Cinema Massimo MNC, un evento straordinario per esplorare il rapporto tra musica e cinema, il confine sempre più labile tra creatività umana e produzione artificiale. Lorem è un progetto multidisciplinare curato da Francesco D’Abbraccio, musicista, artista visivo e ricercatore indipendente italiano. Un’indagine sull’interazione uomo-macchina nell’era dell’Intelligenza Artificiale, in cui l’artista lavora con reti neurali e sistemi di AI, per produrre suoni, immagini e testi con una forte componente narrativa e politica. Il suo lavoro è stato presentato tra gli altri ad Ars Electronica, Biennale di Venezia, London Design Biennale, Berlin Transmediale, NXT Museum Amsterdam, Sheffield International Documentary Festival, Museo Triennale di Milano, HEK Basel, Design Museum, Elevate Graz.
Domenica 20 dalle 17.00 alle 19.00 da Recontemporary, il panel DISTRUST EVERYTHING con Francesco D’Abbraccio e Karol Sudolski. I due artisti parleranno degli approcci e delle interconnessioni tra musica, video e arte, dando al pubblico occasione di interfacciarsi con due professionisti del settore e confrontarsi in modo attivo. Francesco D’Abbraccio e Karol Sudolski racconteranno i processi dietro al loro lavoro e presenteranno Distrust Everything, un’installazione audio/video in episodi sviluppata attraverso sistemi di intelligenza artificiale e fotogrammetrie 3D, che immerge i visitatori in un sogno inquietante e sintetico realizzato da una rete neurale ed esplora il rapporto tra Finzione e Verità nell’era dell’AI.
FREQUENCIES, giunto alla terza edizione, è il contest curato da Riccardo Mazza rivolto a musicisti, producer e sound designer per la sonorizzazione originale di un film muto. Uno speciale comitato composto da Seeyosound e Solitunes ha selezionato i 4 finalisti – Giacomo Aiolli, Davide Broggini, Davide Salvadori, Giada Squarcia ake. Amberscent – che giovedì 24 febbraio al Cinema Massimo MNC, durante la cerimonia di premiazione, sonorizzeranno dal vivo 4 cortometraggi degli anni ‘20 e ‘30 tratti dall’Archivio MNC, selezionati in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Si esibiranno di fronte al pubblico e ai giurati Max Casacci (musicista, compositore, autore, produttore, operatore culturale, chitarrista e fondatore dei Subsonica), Giorgio Li Calzi (compositore, trombettista e produttore musicale, promotore culturale di CHAMOISic e Torino Jazz Festival) e Maria Valentina Chirico (compositrice e cantante) che decreteranno il vincitore del Frequencies Diplomatico Award 2022 (500€) assegnato grazie al supporto di Diplomatico. Nel corso della premiazione verrà anche annunciato il Special Award Archivio Cinema d’Impresa, assegnato dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa che selezionerà il vincitore tra tutti i lavori iscritti al bando 2021. Inoltre, la “Honorable Mention: Youngest Partecipant” verrà conferita al più giovane compositore per la qualità del lavoro presentato al concorso, Matteo Buoso aka Mibso, classe 2003. Durante il festival si svolgeranno inoltre le masterclass riservate ai finalisti tenute dai docenti Riccardo Mazza (Scuola APM Saluzzo; Experimental Studios), Marco Trivellato (Scuola APM Saluzzo), Riccardo Giovinetto (Scuola APM Saluzzo; Gamma Institute) e Stefano Risso (Solitunes). Su Sound Cloud è disponibile la playlist SoundCloud Seeyousound Frequencies 2022 che include i 19 lavori che hanno ricevuto i punteggi migliori della giuria tra quelli ricevuti.
PREMI SPECIALI
Seeyousound 8 ospiterà inoltre l’assegnazione della prima edizione del MUSIC FILM FESTIVAL NETWORK Award, istituito dalla rete di festival a tematica musicale di cui Seeyousound è membro fondatore e destinato a documentari indipendenti diretti da autori emergenti e realizzati da non oltre tre anni. Sei tra tutti i documentari in programma al festival competeranno per questo riconoscimento e saranno valutati secondo le linee guida del Grand Prix Fipresci, un’iniziativa volta a sostenere il cinema più audace, originale e personale, dai giurati Richard Berthout (MFFN, fondatore e organizzatore di Bordeaux Rock e Musical Ecran), Tommaso Toma (giornalista musicale, direttore di Billboard Italia) e Davide Valfrè (booking agent e manager per BMU Intersuoni, condirettore artistico del FolkClub e di Maison Musique). Il vincitore 2022 verrà proiettato nel corso dell’anno nell’ambito degli altri festival della rete MFFN. Da anni media partner di Seeyousound, il settimanale de La Stampa “Torinosette” ha individuato tra i propri lettori i tre giurati che sceglieranno il vincitore del PREMIO TORINOSETTE destinato al miglior lungometraggio tra quelli in competizione nelle sezioni Long Play Feature e Long Play Doc.
La CERIMONIA DI PREMIAZIONE di giovedì 24 febbraio alle 20.30 vedrà l’esibizione live dei finalisti di Frequencies seguita dall’assegnazione dei premi delle 5 sezioni competitive dalle rispettive giurie e dai partner.
Il programma è arricchito da 23 titoli fuori concorso delle rassegne RISING SOUND – Music is the weapon, che mostra il lato impegnato del festival offrendo uno scorcio sulla musica resistente, affresco di quei cantori che hanno intriso di Storia la propria produzione; e INTO THE GROOVE, contraltare dalla vena mainstream che accoglie ogni contaminazione, dalle nuove tendenze ai nomi del firmamento della musica mondiale.
INTO THE GROOVE – curata dal direttore artistico Carlo Griseri e dal vicedirettore Alessandro Battaglini – da sempre l’anima “pop” del festival, mischia generi e tendenze dettati da artisti capaci di trascinare l’ascoltatore in spazi e momenti vissuti o immaginati. 11 film di cui 6 anteprime italiane, 5 proiezioni speciali e 2 sonorizzazioni live per un totale di 18 proiezioni in cui immergersi a pieno respiro.
Oltre ai 3 titoli dell’omaggio al regista Stephen Kijak, l’eterogenea selezione è composta da film dedicati a band e fenomeni musicali che hanno segnato l’immaginario di intere generazioni, come A-Ha: The Movie di Thomas Robsahm, regista norvegese figlio di Ugo Tognazzi, che sarà ospite in sala (domenica 20) per l’anteprima italiana di questo film che celebra l’iconica band e gli anni ‘80 sulle note dell’inconfondibile riff di tastiera di Take On Me. L’altra faccia di quel decennio straordinario è Italo Disco. The Sparkling Sound of 80’s di Alessandro Melazzini, ospite all’anteprima italiana a SYS con Johnson Righeira, Ivo Germano, il compositore Luca Vasco (martedì 22), che racconta l’epopea di un genere made in Italy tanto commerciale quanto avveniristico che fece ballare tutto il pianeta. Righeira, Savage, Gazebo, Baltimora, Sabrina Salerno, Jo Squillo, sono alcuni degli indimenticabili nomi di un’epoca non sempre capita. Di nuovo on the floor con Riviera Clubbing di Luca Santarelli (ospite giovedì 24), viaggio alle origini della dance music adriatica, del fenomeno del djing e del clubbing rivierasco che da metà anni ‘70 a fine anni ‘90 ha conquistando il mondo intero.
Si passa ai ’90 con Jagged di Alyson Klayman (giovedì 24 in anteprima italiana in collaborazione con Sky Arte), storia dei primi 21 anni di vita di Alanis Morissette, del successo planetario di “Jagged Little Pill” e del suo percorso di autodeterminazione artistica e personale. Un’altra donna, l’artista statunitense St. Vincent, sfugge alle etichette nella sfera creativa e personale ed è protagonista di The Nowhere Inn di Bill Benz (mercoledì 23) proiettato in anteprima italiana in collaborazione con Lovers Film Festival, alla presenza di Angelo Acerbi (Lovers Film Festival).
Le strade labirintiche di Genova sono il palcoscenico di una nuova generazione di artisti apparentemente lontani da quella “scuola” che ha regalato al mondo Gino Paoli, Luigi Tenco e Fabrizio De André. Sono Izi, Tedua, Bresh, Nader, Disme, Guesan, Vaz Tè, Ill Rave e altri. Alcuni raffinati, altri più scanzonati, tutti trapper con il fuoco dentro e una consapevolezza profonda. Questa Genova è al centro di La nuova scuola genovese di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati che saranno ospiti in sala per l’anteprima italiana a SYS accompagnati da Federico Sirianni (martedì 22). Il mitico Ealing jazz club, primo locale R’n’B della Gran Bretagna negli anni ’60 e casa di artisti come Rolling Stones, The Who ed Eric Clapton, è raccontato in Suburban Steps To Rockland di Giorgio Guernier, ospite in sala (anteprima italiana lunedì 21). Altra anteprima italiana, la commedia musicale Tralala di Jean-Marie Larrieu e Arnaud Larrieu, che saranno ospiti a SYS (mercoledì 23) per presentare questa gioiosa opera sulle sorprese che la vita può riservare, interpretata da Mathieu Amalric e con colonna sonora firmata dai migliori musicisti francesi in circolazione.
Non mancano i momenti live in Into the Groove, il già citato appuntamento d’apertura con Ginevra Nervi e domenica 20 l’esecuzione a cura del collettivo SOUNDTRACKS 2021 – Agnese Amico, Michele Bonifati, Francesco Brianzi, Simone Di Benedetto, Marco Fiorini, Giacomo Ganzerli, Mattia Loris Siboni e Giulio Stermieri, direzione artistica di Corrado Nuccini – della partitura originale di Enrico Gabrielli di L’Inferno di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan, considerato il primo film europeo di impegno letterario, artistico e anche economico, questa colossale produzione del 1911 rappresenta la prima cantica della Commedia dantesca attraverso 54 quadri ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré.
A completare, le proiezioni speciali di 4 corti e 1 mediometraggio: SAD – The Movie di Guilherme Gonçalves Acuna Gehr (giovedì 24, anteprima italiana), corto d’animazione con la colonna sonora firmata da Dardust, pianista, compositore e ghost writer di alcuni dei più conosciuti artisti italiani, che sarà ospite in sala; Dansomaton di Riccardo Maione ambientato in una notturna “suburbia” torinese e presentato in anteprima italiana in collaborazione con Coorpi e mAPs – migrating artists project (mercoledì 23) alla presenza di Lucia Carolina De Rienzo (Coorpi); A Sonic Pulse di Dorothy Allen-Pickard e Antoine Marinot esplora i diversi modi in cui le persone sorde percepiscono la musica elettronica attraverso le vibrazioni (lunedì 21, ospite in sala Alberto Milesi di CinemAbility); inoltre (lunedì 21) Il nostro meglio di Alessandro Genitori, immagina una quotidianità fatta di pensieri e interrogativi di chi, in tempo di Covid, si occupa di primo soccorso, seguito da Spin-Off Rhythm Changes di Matthias Keitsch & Sebastian Longariva, spaccato documentaristico sul Südtirol Jazzfestival Alto Adige e sulla sfida di costruire un festival in tempo pandemico. Presenti in sala Alessandro Genitori e Matthias Keitsch. L’incasso di lunedì 21 a offerta libera verrà devoluto alla Città di Torino nell’ambito del progetto “Regala un albero alla tua città” che promuove la donazione di alberi da cittadini/e e altri soggetti privati.
La sezione fuori concorso RISING SOUND – MUSIC IS THE WEAPON, sfodera la potenza e l’incisività della musica come arma attraverso 5 documentari di cui 2 in anteprima italiana: Narciso Em Férias di Renato Terra e Ricardo Calil – presentato nel 2020 alla Mostra del Cinema di Venezia – in cui Caetano Veloso racconta i suoi 54 giorni di prigionia, vittima della repressione dittatoriale brasiliana nel 1968 (lunedì 21, introdotto da Ettore Caretta, produttore torinese, manager italiano di Caetano Veloso); Leave The Door Open di Ümran Safter, riporta nell’America segregazionista anni ‘30 dove i giovani fratelli turchi Ahmet e Nesuhi Ertegun aprono le porte dell’ambasciata, presieduta dal padre, a jazzisti neri e bianchi rendendola così luogo di jam session e nuovi legami che porteranno molti artisti a firmare con Ahmet e la sua etichetta Atlantic Records, lanciata nel 1947, scelta anche da artisti leggendari come Aretha Franklin, Led Zeppelin, Ray Charles, Otis Redding, The Rolling Stones, Cher, Genesis, Cream (in anteprima italiana domenica 20); Si Me Borrara El Viento Lo Que Yo Canto di David Trueba, è la storia dell’album simbolo della resistenza antifranchista Canciones de la Resistencia española, nato grazie a due studenti svedesi giunti in Spagna nel 1963 con l’idea di fare eco ai movimenti di lotta. I due contattarono l’allora sconosciuto Chicho Sánchez Ferlosio e registrarono alcune delle sue canzoni che, pubblicate sotto anonimato, vennero creduti brani storici della guerra civile e solo dopo la morte di Franco attribuiti al vero autore (in anteprima italiana giovedì 24). Chiudono, Soul Power di Jeffrey Levy-Hinte, che riporta al concerto epico di Kinshasa nel 1974, dove si sono riuniti i più grandi nomi del R’n’B d’America e i migliori artisti africani in un eclatante atto di libertà durante la dittatura di Mobutu Sese Seko (martedì 22); e Deandré#Deandré. Storia di un impiegato di Roberta Lena, segue il tour che Cristiano De André ha dedicato al padre e all’’album più politico della carriera di Fabrizio De André, un omaggio musicale e personale, all’eredità artistica umana e politica di un grande poeta, testimonianza di un rapporto d’amore profondo di cui ci parlerà in sala la regista insieme a Cristiano De André (mercoledì 23).
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