Cittadini
COVID-19, Canalis (PD): “Fascia meno vaccinata sono gli under 19”
In Piemonte la fascia di popolazione meno vaccinata è proprio quella degli under 19. Lo dice consigliera regionale Monica Canalis (Pd), commentando gli ultimi dati relativi alla progressione della campagna vaccinale.
“Occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65, ma anche agli under 18”, ha spiegato Canalis.
Il 78,5% dei bambini tra 5 e 11 anni e il 16,1% dei ragazzi tra 12 e 19 anni non ha ancora ricevuto alcuna dose di vaccino. Il 43% dei bambini tra 5 e 11 anni che hanno fatto la preadesione non ha ancora ricevuto la prima dose di vaccini (76.949 hanno fatto la preadesione e 43.972 hanno ricevuto la prima dose). Oggi in Piemonte la fascia di popolazione meno vaccinata è proprio quella degli under 19: è su di loro che si deve recuperare, somministrando subito la prima dose a chi si è prenotato e facendo una campagna di sensibilizzazione verso chi non si è prenotato.
“Minori e anziani sono le fasce di popolazione prioritarie, su cui la Giunta Cirio dovrebbe accelerare per colmare il ritardo della nostra Regione. Invece, permane un grave ritardo nelle vaccinazioni della popolazione studentesca.
E continua:
Il secondo evidente punto debole è quello degli ultra ottantenni non trasportabili. Il 29% di chi ha ricevuto la seconda dose non ha ancora ricevuto la terza. E questo nonostante la reiterata profferta di aiuto di Auser, Anteas e Ada, che permetterebbe di velocizzare le vaccinazioni domiciliari. La Regione continua a non voler coinvolgere questi autorevoli esponenti del Terzo Settore piemontese, e senza alcuna giustificazione.
La buona notizia, invece, è che nel giro di tre settimane la popolazione piemontese over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino si è ridotta al 6,4%. E le prime dosi ai cinquantenni sono passate da 412.494 del 22 dicembre a 424.407 dell’ultimo report. Un effetto positivo dell’obbligo vaccinale imposto dal Governo, sebbene il Piemonte continui ad avere anche in questo ambito risultati peggiori di quelli italiani, dove la media degli over 50 non vaccinati è inferiore (5,4%). L’ideologia no vax si dimostra ancora una volta particolarmente radicata nel nostro territorio”.
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