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Troppi tamponi, l’Italia rischia lo stop ma bisogna proteggere i non vaccinati

Gabriele Farina

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L’Italia rischia il blocco per i troppi contagi. L’elevata contagiosità di Omicron sta chiudendo in casa un numero enorme di persone e molti tra gli esperti ritengono che sia il caso di cambiare le regole per la quarantena, altrimenti, con i contagi che superano ormai i 50 mila al giorno, ci troveremo presto con molte attività bloccate a causa di contatti di positivi a casa in quarantena.

Inoltre, a questi ritmi, il sistema di tracciamento non è più funzionale: impossibile andare a pescare tutti i contatti di 50 mila positivi al giorno. E poi – è questo il punto su cui insistono alcuni virologi come Bassetti – Omicron è meno dura per chi è vaccinato, spesso si risolve con un po’ di febbre, raffreddore ed un paio di giorni a casa.

D’altra parte per chi non è vaccinato e per i soggetti più deboli, anche Omicron ha conseguenze pesanti, con ospedalizzazione e rischio della vita. Difficile quindi decidere di abbassare l’attenzione sul tracciamento visto che i vaccinati sono – pur meno – comunque contagiosi e rischiano di coinvolgere nella malattia contatti più fragili.

La soluzione più praticabile, al momento, sembra essere quella di accelerare la campagna vaccinale e trovare il modo di convincere gli indecisi.

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