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Cultura

L’Orchestra Suzuki a Moncalieri per i 75 anni dell’UNICEF

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«Ogni cosa che facciamo è come una goccia nell’oceano, ma se non la facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno». Se la goccia, poi, è in musica, i ragazzi dell’Accademia Suzuki non possono tirarsi indietro: quest’anno i cinquantaquattro giovanissimi strumentisti ad arco, di età compresa tra i dieci e i sedici anni, dedicheranno un nuovo concerto alla solidarietà con UNICEF. La data prefissata è sabato 11 dicembre alle ore 15,00, il luogo la Collegiata Santa Maria della Scala di Moncalieri. Fulcro dell’evento sarà il 75° anniversario dell’UNICEF, preludio al calore e alla generosità tipiche del Natale. In programma anche la partecipazione finale dell’Orchestra Humoresque, anticamera dell’Orchestra Suzuki composta da bambini dai 6 ai 10 anni.

La più giovane orchestra da camera d’Europa, diretta da Marco Mosca, aprirà le danze con Bach. La melodia limpida ed elegante dell’Aria, sarà seguita da uno dei concerti più noti del compositore barocco: il Concerto n.1 BWV 1052 per pianoforte ed orchestra, intessuto di contrappunto e polifonia, con un risultato incisivo e di sicura presa sull’ascoltatore. L’attenzione si sposterà poi sulle note luminose e serene di Haydn, con il primo tempo del Concerto in re maggiore per pianoforte ed orchestra. A performare i due concerti, in qualità di solisti e di studenti meritevoli, Federico Giannella e Pietro Cravero, che coroneranno la fine del percorso Suzuki dopo il conseguimento del Diploma in tempi di pandemia. Ancora spazio alla freschezza, a seguire, con la Simple Symphony di B. Britten, concepita su temi e materiali scritti dal compositore, precocissimo talento, tra i nove e i dodici anni. L’opera si configura, per il suo clima sonoro spensierato, come simbolo della fanciullezza che questo evento benefico intende proteggere. Con “ASTORtime”- tribute to Piazzolla, arrangiato da A. Tedesco, l’orchestra aprirà un definitivo varco sulla dimensione popolare: le ampie e intense melodie del nuevo tango lasceranno spazio ai più classici brani natalizi provenienti da tutto il mondo, con l’intervento, per l’occasione, della giovanissima Orchestra Humoresque.

Orchestra Suzuki
Marco Mosca, direttore

J.S. Bach
Aria sulla quarta corda
J.S. Bach
Concerto n.1 BWV 1052 per pianoforte ed orchestra – I tempo
Solista: Federico Giannella
J.Haydn
Concerto in Re maggiore per pianoforte ed orchestra – I tempo
Solista: Pietro Cravero
B. Britten
Simple Symphony
Boisterous Bourrèe, Playful Pizzicato, Sentimental
Saraband, Frolicsome Finale
A.Piazzolla
(arr. A.Tedesco)
“ASTORtime”- tribute to Piazzolla

Canti di Natale da tutto il mondo

O’Tannembaum
Tu scendi dalle Stelle
Ninna Nanna
The First Nowell
Santa Notte
Deck the Halls
O little town of Bethlehem
Joy to the world
Ring Christmas Bells
Gli Angeli delle campagne
Jingle Bells
Canto popolare tedesco
S.Alfonso de Liguori
J. Brahms
Canto popolare inglese
F.Gruber
Canto popolare inglese
Canto popolare inglese
G.F.Haendel
Canto popolare ucraino
Canto popolare francese
J.Pierpont

Sotto l’albero non solo un programma che spazierà dal cervellotico Barocco ai canti tradizionali natalizi, ma anche un pensiero alle povertà generate e inasprite dalla pandemia. In particolare, i fondi raccolti saranno devoluti alle attuali campagne di UNICEF.
L’attenzione ai diritti dei minori caratterizza da sempre l’operato dell’Accademia Suzuki di Torino che, a conclusione del 2019, aveva realizzato con UNICEF tre concerti benefici in occasione del trentennale della ratifica della Convenzione dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Da allora, lo scoppio della pandemia ha favorito la nascita di nuove povertà, nonché l’aggravarsi di quelle già esistenti.
«L’UNICEF nasceva l’11 dicembre del 1946 come fondo di emergenza per assistere i bambini dei Paesi europei – Italia inclusa – nella fase post-bellica» commenta Antonio Sgroi, Presidente Provinciale di Torino per l’UNICEF. «Ad oggi, le principali emergenze da affrontare sono quelle di fornire i vaccini ai Paesi poveri, ai i bambini di Haiti e quelli dell’Afghanistan. Tutte le iniziative programmate dalla Onlus sono volte a raccogliere fondi da destinare ai suddetti scopi».

Quello dell’11 dicembre non sarà, dunque, un semplice festeggiamento, ma una rinnovata promessa di solidarietà da parte dei giovani musicisti dell’Accademia Suzuki nei confronti dei loro coetanei meno fortunati e mai dimenticati.

«Moncalieri ha un legame fortissimo con i bambini. La città è da sempre al fianco dei più piccoli e fragili e delle loro mamme, come attesta anche il recente patrocinio alla traduzione in diverse lingue dell’opuscolo ‘Benvenuti al mondo’» dichiara l’assessore alla Cultura di Moncalieri Laura Pompeo. «Il concerto in Collegiata con l’Accademia Suzuki è solo una delle tante iniziative in cui siamo coinvolti, nella convinzione che non sono mai abbastanza i gesti intesi a tenere alta l’attenzione generale, sensibilizzando alla tutela dei bambini con i loro bisogni e diritti. Un tema sul quale il ruolo delle istituzioni è e rimane fondamentale».

Il Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus è parte integrante della struttura globale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, l’organo sussidiario dell’ONU che ha il mandato di tutelare e promuovere i diritti di bambine, bambini e adolescenti (0-18 anni) in tutto il mondo, nonché di contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita. I Volontari del Comitato Provinciale di Torino svolgono la missione di tutela dei diritti dei bambini. Tutte le entrate del Comitato Italiano per l’UNICEF sono destinate al finanziamento dei programmi realizzati dall’UNICEF nei territori del mondo.

L’Orchestra Suzuki, espressione rappresentativa dell’Accademia Suzuki Talent Center, è la più giovane orchestra da camera d’Europa, composta da cinquanta bambini di età compresa tra gli otto e i sedici anni. Dalla sua nascita (1977) a oggi ha tenuto più di trecento concerti ed è stata diretta per quasi quarant’anni da Lee e Antonio Mosca. L’attività dell’orchestra è finalizzata a due obiettivi: permettere agli allievi di sviluppare il proprio talento attraverso la pratica della musica d’insieme e divulgare la metodologia Suzuki in Italia. L’orchestra si è esibita in numerose occasioni sia in Italia sia all’estero, compiendo tournée in Ungheria, Irlanda, Svizzera, Francia, Giappone, Danimarca, Thailandia. Tra i momenti più importanti di quest’attività si ricorda il concerto tenuto a settembre 1989 in Vaticano alla presenza del Santo Padre Giovanni Paolo II, quello per la festa della famiglia in Piazza San Pietro nel 1992 in mondovisione e quello di Ginevra nel 1996 in occasione dell’apertura dei lavori dell’assemblea delle Nazioni Unite. L’orchestra ha inciso un CD dal titolo “Liberate i bambini” per l’Agenzia ILO-IPEC delle Nazioni Unite (con la quale collabora dal 1997 per la campagna contro lo sfruttamento del lavoro minorile nel mondo) ed è impegnata in Italia nella diffusione del progetto SCREAM (Supporto ai diritti dei bambini attraverso l’educazione, le arti e i media). Nell’aprile 2006 l’Accademia Suzuki, in collaborazione con l’Istituto Suzuki Italiano, la Città di Torino, la Provincia e la Regione Piemonte, si è fatta promotrice della manifestazione 14 th Suzuki Method World Convention che ha portato a Torino più di 3000 bambini musicisti da tutto il mondo. Il 2 giugno 2011, in occasione dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha progettato “La Giornata dell’Alzabandiera” radunando 500 bambini provenienti da tutta Italia. Nel settembre 2014 e nel settembre 2016 Giovanni Antonini ha invitato l’Orchestra Suzuki a partecipare al festival musicale polacco Wratislavia Cantans, manifestazione interdisciplinare che riunisce i più eminenti artisti di tutto il mondo. Nel maggio 2018 la direzione è stata affidata per la prima volta al violoncellista Marco Mosca, dal 2007 presidente dell’Accademia Suzuki e prosecutore dell’instancabile attività educativa dei genitori a favore dei giovani. Marco rappresenta, prima come uno dei primi allievi della scuola e poi come docente al fianco del padre Antonio, la continuità didattica e musicale dell’Accademia. Una tradizione di famiglia che mira a proseguire ciò che si è costruito e consolidato nell’arco di quarant’anni, avvicinando sempre più bambini al linguaggio della musica.

L’Orchestra Humoresque è l’anticamera dell’Orchestra Suzuki: composta da bambini dai 6 ai 10 anni delle classi di violino, violoncello e contrabbasso. È il primo momento in cui i bambini imparano a suonare insieme agli altri strumenti. È una palestra importantissima per maturare la consapevolezza del proprio ruolo orchestrale ed anche la coesione e sensibilità musicale.

Il metodo Suzuki nasce in Giappone nel secondo dopoguerra, con l’intento di restituire serenità ai bambini turbati dalle devastazioni del conflitto. Definito “sviluppo delle capacità”, “educazione al talento” o “metodo della madrelingua”, arriva in Italia proprio con la nostra Scuola, grazie all’assiduo impegno di Lee e Antonio Mosca. La filosofia di Shinichi Suzuki si fonda sulla convinzione che il talento, in ciascun individuo, non sia qualcosa che la natura regala al momento della nascita ma debba essere coltivato, educato e formato attraverso gli stimoli che provengono dall’ambiente e attraverso l’esercizio. Il metodo di apprendimento utilizzato è quello della “lingua madre”: come il bambino attraverso l’imitazione impara a parlare ascoltando e ripetendo continuamente le parole dette infinite volte dai genitori, così impara a suonare ascoltando e ripetendo un frammento musicale, un ritmo, una melodia. Il metodo Suzuki è universalmente adottato, migliaia sono le scuole e le accademie che preparano allievi e insegnanti. Attraverso l’insegnamento della musica e lo studio di uno strumento, il metodo coinvolge in prima linea la famiglia. Il triangolo insegnante-genitore-bambino costituisce un nucleo virtuoso diventando veicolo di cultura. La musica che entra nella famiglia, ma soprattutto nel cuore di ogni bambino, ne sviluppa il carattere, le qualità ritmiche e coordinative, la memoria, la capacità di organizzarsi e di pianificare lo studio. Partecipando all’attività orchestrale il bambino vive un’esperienza di “comunità della musica”, i cui valori formeranno la sua personalità.

Foto Accademia Suzuki Talent Center

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