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Vaccino anti Covid ai bambini da 5 a 11 anni: tra gli esperti c’è chi frena

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“Penso che un eccesso di prudenza non faccia male: aspettiamo un po’ più di dati e poi faremo con sicurezza la vaccinazione ai bimbi”. Il professor Andrea Crisanti invita a rallentare l’iter per il vaccino covid ai bambini della fascia 5-11 anni. “Ci sono i primi dati della Pfizer su 3000-3500 bambini negli Stati Uniti, non ci sono effetti collaterali. Per essere sicuro di non fare un autogol e per evitare di dare un’arma ai no vax, penso che un eccesso di prudenza non faccia male: aspettiamo un po’ più di dati e poi faremo con sicurezza la vaccinazione ai bimbi” ha detto il direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova alla trasmissione Agorà.

Sul vaccino ai bambini tra 5 e 11 anni è intervenuto anche Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive che la quotidiano Libero ha detto: “Il punto è sempre il calcolo tra rischi e benefici. Qualsiasi farmaco può dare effetti collaterali, la strategia corretta è evitare il rischio quando, anche se basso, non è indispensabile. Se un bambino ha già di suo delle altre patologie gravi, conviene vaccinarlo, per proteggerlo da un virus che, associato ad altre malattie, può rivelarsi grave. Se invece è sano, non vedo necessità di vaccinarlo. Almeno data la situazione odierna, poi le cose possono sempre cambiare. Quanto al rischio di miocarditi, i casi sono rari e la miocardite a un bambino può venire anche a seguito di un long-Covid”.

Francesco Vaia ha spiegato che “i bambini hanno una vita sociale meno intensa degli adulti, frequentano poco o affatto i mezzi pubblici, stanno per lo più in ambienti protetti dove tutti sono vaccinati, come le scuole. Si dice che i piccoli si contagiano e contagiano anche gli altri ma analizzando i dati non si può dire che al momento la loro incidenza sul propagarsi del virus sia forte. Vaccinare i bambini per proteggere gli anziani? La solidarietà sociale da chi ha meno di dodici anni rasenta l’ideologia e il fanatismo. Il vaccino non va fatto ai bambini per impedirgli di contagiare gli adulti, ma solo se sono fragili di loro”.

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