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Cultura

Alla Nuvola Lavazza di Torino il talk sulla donna nell’arte parte da Monica Vitti

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Quale ruolo della donna nell’arte? Come viene raccontata al cinema, in teatro, in televisione? “Noi Vitti siamo fatte così”, il progetto promosso e organizzato da Distretto Cinema a cui collaborano Archivio Michelangelo Antonioni di Ferrara, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Centro Culturale Polo del ‘900, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Lavazza Eventie MyMovies.it, organizza un talk alla Nuvola Lavazza con ospiti d’eccezione.

Monica Vitti è stata così tante cose (e così tante donne) che ognuno in lei può scorgere una cosa diversa: e, da sempre, è stata una donna che ha saputo riflettere sul tempo che viveva. Oltre trentacinque anni di cinema, teatro e tv, più di cinquanta film (uno solo da regista, Scandalo segreto, del 1990, che è anche l’ultimo in cui compare come attrice): la sua carriera è un prisma inesauribile, talmente sfaccettato che non può essere guardato mai in un colpo solo, ma solo osservato un po’ per volta, da un’angolazione precisa ma per forza di cose parziale. Col risultato che, spesso, ognuno ha la sua Vitti in testa, e fatica a riconoscere le altre, o perlomeno a prenderle sul serio.

Partendo dalla figura della Vitti, capace di ricoprire ogni tipologia di femminile, parleranno una serie di donne venerdì 12 novembre alle 18 alla Nuvola Lavazza. Moderate da Fulvio Paganin, presidente di Distretto Cinema, e da Chiara Priante, giornalista, interviene, per prima, Karole Vail, direttrice della Peggy Guggenheim Collection Venice, nipote di Peggy, per raccontare il rapporto di Monica Vitti con l’arte e, più in generale, delle donne e l’arte.

Poi, una riflessione sul ruolo della donna nel teatro e nel cinema con l’attrice Eleonora Giovanardi, che, oltre essere nota sul grande e piccolo schermo (dove è stata protagonista di varie serie tv, da “Non uccidere” a “L’alligatore” di cui è stata annunciata seconda stagione), ha fondato “Amleta” associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.
Infine, una riflessione sulle donne nella società civile con Laura Milani, che è stata socia, presidente, Ceo e direttore di IAAD e presidente del Museo Nazionale del Cinema, e Antonella Parigi, fondatrice del collettivo “Torino città per le donne”.

«Mi fa molto piacere far parte di questo omaggio a Monica Vitti. Il suo carattere, la sua determinazione hanno contribuito alla emancipazione delle donne, e alla creazione di una coscienza femminile contemporanea decisamente più consapevole ed indipendente. Come lei, anche Peggy Guggenheim, donna non ordinaria per il suo tempo, soprattutto a Venezia negli anni ’50,’60 e ’70, ha saputo affermarsi e distinguersi, incurante delle convenzioni sociali – afferma Karole Vail, direttrice della Peggy Guggenheim Collection Venice – È a donne come loro che dobbiamo guardare per continuare nel nostro percorso di affrancamento e autodefinizione».

L’attrice Eleonora Giovanardi, nominata nel giugno scorso Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, spiega: «Amleta è un’associazione di promozione sociale che si batte per contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo. È stata fondata nel 2019 da 28 attrici che non possono non rendere omaggio alla grande Monica Vitti fonte inesauribile di ispirazione non solo artistica. Siamo onorate di essere state invitate a Torino in questi giorni per condividere passioni e obiettivi, sempre più certe dell’importanza di fare rete e del valore della sorellanza».

Laura Milani riflette sul significato dell’autonomia femminile nella società contemporanea: «Onorata di sedermi a un tavolo dedicato a questa attrice extra-ordinaria, unica e irriverente. Pensare, agire in maniera critica e autonoma oggi, come ieri, presuppone una capacità di visione ampia e certamente non omologata. Monica Vitti ha rappresentato appieno questa essenza che va oltre i luoghi comuni a vantaggio del merito, del talento e dell’eccellenza indiscussa».

Antonella Parigi conclude: «Felice di rendere omaggio a questa grande attrice e donna che ha fatto della comicità un’arma potente per irridere luoghi comuni e stereotipi sul ruolo delle donne nella società italiana. Per questo la sentiamo ancora oggi così vicina a noi e nostra alleata in un cammino ancora lungo come indicano gli ultimi dati del Gender Equality Index vedono l’Italia al penultimo posto sulla parità genere».

Per partecipare all’incontro, a ingresso libero e aperto a tutti, è meglio prenotarsi scrivendo a stampa@distrettocinema.com.

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