Cronaca
Iniziata ufficialmente l’attività della Polizia metropolitana di Torino
Stamani nella sede di corso Inghilterra sono stati ufficialmente riconosciuti i nuovi profili professionali degli appartenenti al corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino, il cui iter di costituzione era stato avviato due anni orsono con l’approvazione all’unanimità del regolamento da parte del Consiglio metropolitano.
Il provvedimento di attribuzione del nuovo profilo è stato molto atteso sin dalle prime fasi di costituzione del corpo. L’iter formale si è concluso nelle settimane scorse dopo una serie di incontri di approfondimento richiesti dalla Regione.
Da oggi, quindi, è ufficiale l’inquadramento a tutti gli effetti nei ruoli della Polizia locale per 19 dei dipendenti della Città Metropolitana di Torino in avvalimento regionale dotati della qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria e/o di agente di pubblica sicurezza che svolgevano funzioni non fondamentali di polizia amministrativa locale, con il prevalente profilo di agente faunistico-ambientale. Altri due agenti entrati a far parte della Polizia locale della Città Metropolitana erano incaricati delle funzioni di vigilanza nelle funzioni fondamentali dell’Ente.
Alla cerimonia di riconoscimento del profilo di appartenente al corpo di Polizia locale della Città Metropolitana, che si è conclusa con la consegna delle pergamene agli agenti, hanno partecipato alcuni membri del Consiglio metropolitano uscente: il Vicesindaco Marco Marocco del Movimento 5 Stelle, la Consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo della lista Città di Città e il Consigliere Antonio Castello della Lista civica per il territorio. Il complesso iter che si è concluso con il riconoscimento dei profili professionali agli agenti è stato ripercorso dai Consiglieri intervenuti, dalla senatrice Elisa Pirro, già Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, dal Direttore generale e dal Segretario generale della Città Metropolitana, Filippo Dani e Alberto Bignone, dal rappresentante delle RSU dei sindacati CGIL-CISL-UIL Francesco Nannetti.
Come è stato sottolineato da alcuni degli intervenuti, il complesso meccanismo dell’avvalimento di personale che opera in seno alla Città Metropolitana di Torino e alle Province piemontesi, consentendo l’esercizio di funzione delegate dalla Regione agli Enti di area vasta, è tuttora oggetto di confronto, allo scopo di garantire il turnover del personale che conclude la propria carriera e viene collocato in pensione.
Tra i numerosi compiti esercitati dal corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino vi sono: le iniziative di educazione ambientale rivolte alla cittadinanza, la prevenzione, il contrasto e la repressione dei comportamenti previsti e puniti da leggi, regolamenti e disposizioni riguardanti la tutela e la valorizzazione dell’ambiente (aria, acque, rifiuti, energia, aree protette e siti Rete Natura 2000, incendi boschivi, cave e attività estrattive), la vigilanza sull’esercizio della caccia e della pesca, i controlli inerenti la fauna selvatica e gli animali da affezione, la vigilanza sulla raccolta dei funghi epigei e ipogei, sulla raccolta dei minerali, sull’assetto forestale, sul patrimonio escursionistico, sulla sicurezza degli sport montani, i controlli di polizia idraulica e quelli di polizia stradale sulla viabilità metropolitana.
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