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Contrasto al bracconaggio, sequestrata una gabbia per la cattura di ungulati

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La Stazione Carabinieri Forestale di Lesa, a seguito di ordinaria attività di controllo del territorio ai fini dell’antibracconaggio, ha individuato, all’interno di un fondo privato, una gabbia per la cattura di ungulati.

La gabbia era posizionata all’ingresso di un’area boschiva, attivata e pronta per la cattura di selvaggina. Al suo interno era presente un coniglio ed alcuni polli, utilizzati quale pastura per far avvicinare i selvatici e facilitarne la cattura.

I Carabinieri, all’individuazione della trappola, hanno subito proceduto al suo sequestro e conseguente rimozione, provvedendo ad identificare il proprietario del fondo. Il sequestro è stato, nei giorni scorsi, convalidato. Il mezzo illecito di caccia sarà destinato alla confisca e distruzione finale.

Da un controllo più approfondito, nei pressi della gabbia, venivano anche rinvenute parti di animali selvatici. È plausibile, esse, siano derivate dalle operazioni di ripulitura dei selvatici catturati, a comprova dell’effettivo utilizzo della gabbia a scopo venatorio.

Il proprietario del fondo, plausibilmente autore dell’attività vietata, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Verbania, competente per territorio, per i reati di esercizio di attività venatoria con mezzi non consentiti e per il più grave reato di uccisione di animali.

L’uccisione del coniglio e dei polli, al fine di pasturare l’area, non è pratica consentita e, per tale ragione, configura un reato in sé. Inoltre, anche l’utilizzo di strumenti venatori illegali, quale è la gabbia di cattura, idonei a produrre la morte degli animali a seguito di gravi ed inutili sofferenze, ha condotto alla contestazione del reato di tentata uccisione di animali.

L’uccisione di animali è uno dei più gravi tra i delitti contro il sentimento degli animali. Si tratta di un reato introdotto nel codice penale nel 2004 e sanzionato gravemente, con la pena della reclusione da 4 mesi a 2 anni.

La tutela dell’ambiente non può prescindere dalla salvaguardia delle specie animali selvatiche, inscindibile presupposto della tutela della biodiversità. Il benessere delle specie animali, poi, è sempre più sentito come presupposto necessario ed imprescindibile del vivere civile. Per tali ragioni, i controlli a tutela del benessere animale e di contrasto al bracconaggio sono costantemente inseriti tra le attività di interesse prioritario dei Carabinieri Forestale. Anche in considerazione del recente avvio dell’attività venatoria, i controlli verranno intensificati, sia in chiave di prevenzione, che di repressione.

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