Enogastronomia
Con l’Erbaluce è partita la vendemmia in Alto Piemonte
È partita con l’Erbaluce la vendemmia anche nelle zone del basso e alto Novarese. La raccolta poi proseguirà gradualmente con Barbera e con i vitigni precoci come la Croatina e la Vespolina. Successivamente sarà il tempo di Nebbioli per rosati e vini che non necessitano invecchiamento e per l’inizio di ottobre si potranno raccogliere i Nebbioli per i vini da invecchiamento.
Pur essendo una vendemmia caratterizzata dai danni provocati dalle gelate di aprile (specialmente nel basso Novarese) e dalle grandinate estive (che hanno colpito la quasi totalità del territorio), la qualità dell’uva è da considerarsi ottima.
Il mercato, inoltre, sta dando buoni segnali di ripresa post Covid con le riaperture delle attività ristorative. Miglioramenti significativi sono arrivati anche dall’export: se l’anno scorso, a causa della pandemia, l’inasprimento delle problematiche commerciali aveva ostacolato l’esportazione dei prodotti, nei primi sei mesi del 2021, come sottolineato da Coldiretti, ha fatto segnare il +16% rispetto allo scorso anno per il vino piemontese che è particolarmente richiesto in Cina, Giappone, Stati Uniti e Gran Bretagna, sinonimo che la sua qualità eccelsa viene apprezzata in tutto il mondo.
“Oltre alla grande importanza dell’export – spiegano il presidente Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo e il direttore Francesca Toscani – questo è un momento propizio anche per l’enoturismo nei nostri territori che sono meta per i turisti italiani e stranieri, di nuovo numerosi dopo i mesi di pandemia che hanno bloccato l’intero settore, volti a scoprire le nostre cantine degustando piatti tipici in abbinamento. L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del nostro vino – proseguono – è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing ed il rapporto sempre più diretto con i consumatori”.
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