Società
Chiude l’Ostelleria del Pellegrino alla Sacra di San Michele
Dopo 19 anni di onorato servizio il 18 ottobre 2021 chiuderà l’Ostelleria del Pellegrino alla Sacra di San Michele. I padri rosminiani che gestiscono la Sacra non hanno rinnovato il contratto per la gestione della struttura a Christian Manna e alla sua compagna Tiziana. Il locale ora utilizzato per la foresteria diventerà la nuova biglietteria. Secondo Christian Manna : “Lo scorso anno ci è stato fatto un contratto per soli 12 mesi e ci è anche stato aumentato il canone di affitto e gestione, che abbiamo sempre regolarmente pagato senza sgarrare neanche di un giorno. Era comunque un chiaro segnale che non ci volessero più, quasi certamente per gestire direttamente l’attività. In un solo colpo ci lasciano in mezzo a una strada e si prendono i frutti di tutto il lavoro che è stato fatto, partendo da zero, in vent’anni dai miei genitori, che fortunatamente sono riusciti ad andare in pensione, da me e dalla mia compagna. Io ho 46 anni e non sarà così semplice reinventarmi”.
Nel pomeriggio di sabato 11 ci sarà un’iniziativa lanciata su Facebook dallo storico Mauro Biglino per sensibilizzare i Rosminiani sulla situazione.
A loro volta i Padri ribattono: Alla Sacra di San Michele sono attesi importanti lavori di riqualificazione a tutto vantaggio dei pellegrini visitatori. Si tratta nello specifico dell’area d’ingresso al monumento e del piazzale prima della salita al Pirchiriano. Al momento vi trovano spazio un locale ristoro e un piccolo posteggio di servizio. L’esigenza prioritaria, fondamentale per una struttura che accoglie ogni anno migliaia di visitatori, sono la costruzione di servizi igienici di libero utilizzo e di strutture atte al soccorso, prevenzione, antincendio e sicurezza. Nel contesto del progetto è prevista anche una ristrutturazione del locale ora adibito a bar e la realizzazione di un ulteriore chiosco temporaneo che servirà come punto di prima accoglienza e biglietteria. Un progetto ambizioso, organico al territorio e in linea con la tutela artistica e architettonica, nonché alle nuove normative legate alle ultime emergenze sanitarie . I promotori dei lavori sono la Regione, la Città Metropolitana, il Comune di Sant’Ambrogio e i padri rosminiani. Il primo progetto che si realizzerà è la costruzione dei bagni. In collaborazione con il Comune di Sant’Ambrogio, che ha sottoscritto una convenzione con i padri rosminiani proprietari dell’immobile bar, si è cercato fin da subito di proporsi al meglio nella difficile gestione che vedrà il bar impossibilitato a lavorare fin tanto che il progetto non sarà concluso, cogliendo l’occasione di adattare l’esistente alle vigenti normative. Da parte nostra abbiamo messo a disposizione la proprietà, sempre con la massima collaborazione nell’intento di favorire tutti. Qualche disagio c’è e ci sarà, con la prospettiva e la speranza di fare cose buone e anche di farle in fretta”.
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