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Presentato a Venezia 78 il documentario ‘Ezio Bosso. Le cose che restano’

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Il 13 settembre, nel giorno in cui avrebbe compiuto 50 anni, a Torino sua città natale, ci sarà la prima di un documentario su di Ezio Bosso che oggi passa Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. “Ezio Bosso. Le cose che restano”, 104 minuti in cui l’arte di questo musicista, scomparso il 14 maggio 2020 a 48 anni per l’aggravarsi della malattia neurodegenerativa da cui era affetto dal 2011, si ascolta nella sua completezza di sinfonie, composizioni, colonne sonore come quella per Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, oltre alle testimonianze di tanti amici, familiari, collaboratori ma anche tante sue interviste che sembrano oggi, a posteriori, un flusso di coscienza. Ci sono gli inizi, il contrabbasso, il jazz, il teatro, poi il pianoforte adorato e le orchestre dirette, inclusa poi la fase popolare quella in cui tutti hanno conosciuto Bosso legata alla partecipazione nel 2016 al festival di Sanremo, con la sua lezione di musica e vita indimenticabile.

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