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Cultura

Storie di Collina, intervista con Riccardo Marchina

Gabriele Farina

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Riccardo Marchina ha curato la raccolta di racconti Storie di Collina, nuovo capitolo della serie Spirito d’estate di Neos Edizioni. Sono 14 racconti ambientati soprattutto sulle colline del Piemonte, tra Langhe e Monferrato, con temi e stili ovviamente molto variegati ma tutti circondati da un senso di serenità e caratterizzati dai ritmi rallentati della collina.

Trovate qui la recensione completa, e di seguito l’intervista con Riccardo Marchina, curatore della raccolta.

La nuova raccolta Neos è dedicata a Storie di collina. Che caratteristiche comuni hanno questi racconti?

Ho chiesto agli autori di raccontare le loro storie con due caratteristiche precise: che fossero ambientate in area collinare italiana, di qualunque regione e che si svolgessero in estate. Si tratta di un esperimento che facciamo da quattro anni. La prima edizione è stata Amore e mistero sotto l’ombrellone, la seconda L’estate piccante, un po’ sull’erotico, mentre la terza, l’anno scorso si intitolava Effetto notte e puntava alle notti estive, sia in località di villeggiatura che in città.

Come hai selezionato gli autori?

Si tratta di un gruppo di amici del cenacolo della Neos, con qualche esordiente, come il bravissimo Emanuele Di Nunzio. Si tratta di autore con i quali mi confronto spesso anche durante il resto dell’anno.

Quali sono i generi letterari che incontriamo nella raccolta?

Si tratta di storie che spaziano molto. C’è qualche mistero, c’è l’amore, ci sono le masche e non solo piemontesi, c’è la gastronomia… insomma ogni autore ha puntato su situazioni che lo hanno colpito. Credo che la location si sia prestata molto all’essere riflessivi, anche se l’ironia fa la sua parte, come del resto è capitato anche nelle altre edizioni.

Ci sono racconti che ti sarebbe piaciuto inserire ma per vari motivi non hanno trovato spazio?

Ne ho lasciato fuori soltanto uno, più che altro perché era fuori tema. Credo che il gruppo sia ben affiatato e un po’ tutti hanno interpretato bene le indicazioni generali.

Qual è il tuo rapporto con la collina?

Vivo in collina pertanto per me non è luogo di villeggiatura, quanto piuttosto, come diceva Pavese è un modo di essere, un modo di vivere. Ho ambientato il mio racconto sulle colline del Morellino, nella bassa Toscana proprio per non far venire meno l’idea di vacanza, di villeggiatura. La collina monferrina o torinese non me lo avrebbe permesso. Vivo il Monferrato come giornalista e sulla collina torinese ci vivo.

Come in altri casi avete deciso di devolvere i diritti d’autore ad un’associazione umanitaria. Ci racconti cosa fa International Help onlus?

International Help Onlus, fondata a Torino nel 1995, agisce con interventi umanitari a favore di popolazioni a rischio. L’associazione non ha costi di apparato. Ogni euro ricevuto viene consegnato interamente a chi ne ha bisogno. E’ impegnata in Afghanistan, Cuba o in Etiopia

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