Cittadini
Sermig: pronti ad accogliere a Torino i profughi dell’Afghanistan
Haiti e l’Afghanistan sono due Paesi e due scenari completamente diversi eppure segnati in queste settimane dalla stessa sofferenza e da una precarietà che sembra azzerare tutto. Per entrambi si impegna il Sermig.
Nel caso di Haiti si raccolgono fondi per garantire i primi aiuti alla popolazione, supportando l’ospedale dei padri Camilliani nella città di Jérémie.
Per l’emergenza Afghanistan il Sermig sostiene l’urgenza di creare corridoi umanitari e si rende disponibile ad accogliere alcuni profughi in fuga dal Paese, in base alle esigenze che saranno indicate dal governo e dalle prefetture. Un impegno che dura da anni e che ha portato a Torino già molti rifugiati afghani.
I dettagli sul sito del Sermig.
“In questi giorni – dice Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – ho riletto la Dichiarazione universale dei Diritti umani del 1948. Parole come pietre sulla libertà di pensiero e di religione, sull’uguaglianza di ogni uomo e donna, sul diritto alla vita, all’istruzione, al lavoro, alle cure. Penso a quanto siano rimaste sulla carta in tantissime aree del mondo, all’indifferenza che riguarda tante persone. Di fronte alla follia di questo tempo, basterebbe tornare a quella saggezza. Possiamo farlo un’altra volta. Diritti sulla carta? Purtroppo sì. Spero che da oggi tornino nella vita”.
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