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Eutanasia legale, il Consiglio regionale del Piemonte boccia referendum

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Il Consiglio regionale del Piemonte si è espresso negativamente sulla proposta di aderire al referendum abrogativo dei Radicali portato in aula da Liberi Uguali e Verdi che, se approvato, depenalizzerebbe l’eutanasia in Italia.

La proposta di deliberazione è stata bocciata con voto segreto, 23 a 20.

“Quando a cercare di vivere sono gli indesiderabili l’unica cosa sacra sono i ‘confini’, quando un rappresentante della propria parte spara a un uomo disarmato si invoca la legittima difesa e quella vita spenta non è poi tanto sacra” – dice Grimaldi. – “Eppure sono stato io oggi a sentirmi dare sostanzialmente dell’assassino in quest’Aula, come se il referendum proponesse un abuso sulla persona e la volontà di uccidere a tutti i costi chi soffre. Chiunque abbia letto il quesito referendario sa perfettamente che non è così, sa che l’unico principio che ispira questa proposta è la libertà di scelta di ciascuno e ciascuno fino alla fine della propria vita. Abbiamo perso una grande occasione. Per fortuna i cittadini e le cittadine non la perderanno e saranno loro a consentirci di partecipare a questo referendum e avanzare sul terreno dei diritti”.

Canta vittoria invece l’assessore Fdi Maurizio Marrone, il cui partito si era opposto con forza al provvedimento, a fronte della libertà di voto concessa da Lega e Fi. “Ci rincuora – afferma Marrone – che i nostri alleati abbiano confermato di condividere la posizione di Fratelli d’Italia in difesa della vita, formalizzata anche questa volta con un centinaio di emendamenti ostruzionistici contro la delibera presentata dal centrosinistra”.

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