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Cultura

Torino: il Centro Interculturale e il Centro di Formazione Musicale crescono e si rinnovano

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La Casa della Cultura Mozart – dal 2003 sede del Centro Interculturale e del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino – si consolida come presidio culturale strategico sul territorio ampliando le iniziative e le proposte rivolte alla cittadinanza. I due Centri – impegnati a realizzare nuove attività per raggiungere target diversi, attivare sempre maggiori collaborazioni, promuovere linguaggi creativi e offrire nuovi servizi – crescono e si rinnovano, grazie anche al consolidato sostegno di Intesa Sanpaolo attraverso la Fondazione per la Cultura Torino.

Il Centro Interculturale, attivo dal 1996 all’interno dell’Assessorato alla Cultura, è un luogo di incontro, confronto, conoscenza, formazione e scambio. Nasce per favorire la convivenza civile e ‘accompagnare’, dal punto di vista culturale, le trasformazioni sociali della città attraverso un servizio permanente.

Il Centro di Formazione Musicale della Città – noto come ‘Scuola Civica di Musica’ – è l’evoluzione del progetto ‘Corsi di Formazione Musicale’ avviato dall’Amministrazione nel settembre del 1979 con l’obiettivo di favorire lo studio e diffondere la cultura musicale. Per la realizzazione dei corsi la Città, nel triennio formativo 21/24, si avvale del supporto della Fondazione per la Cultura Torino. Le attività della scuola coinvolgono in media ogni anno 400 studenti e 55 docenti per un totale complessivo di oltre 9mila ore annue.

“Sono soddisfatta di presentare oggi il grande lavoro che gli uffici dell’Assessorato alla Cultura portano avanti da anni in corso Taranto, un luogo aperto ai cittadini di ogni età e provenienza che è spazio di incontro, formazione e intercultura in continua evoluzione – dichiara Francesca Leon, assessora alla Cultura della Città di Torino -. Le attività, numerose e di alta qualità, contribuiscono alla crescita culturale e alla partecipazione attiva. Auguro alla Casa Mozart di crescere ancora e saper mettere sempre al centro i bisogni delle persone con generosità e competenza”.

CENTRO INTERCULTURALE – PROGETTI

Durante l’ultimo anno e mezzo caratterizzato dalle difficoltà del periodo di emergenza sanitaria, il Centro Interculturale è rimasto attivo, proponendo le proprie attività istituzionali grazie a un grande sforzo di rimodulazione delle iniziative attraverso l’utilizzo di modalità e strumenti online e, dall’1 luglio 2020, ha riaperto al pubblico con continuità (esclusi i periodi di ‘zona rossa’), garantendo in presenza i servizi essenziali (esami CILS, corsi di alfabetizzazione e italiano L2 di base, attività educative rivolte principalmente alle famiglie in situazioni di fragilità per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica).

Nel 2020, in ambito didattico, il Centro ha organizzato in modalità blended (presenza e DAD) 38 corsi di formazione (glottodidattica, italiano L2, alfabetizzazione, cittadinanza), ai quali hanno partecipato 968 persone tra cui richiedenti asilo, rifugiati, minori stranieri non accompagnati, cittadini italiani e stranieri, docenti e volontari di italiano L2, giovani e adulti. Inoltre, per agevolare molti docenti nell’uso delle tecnologie applicate all’insegnamento, si sono svolti due seminari gratuiti sul tema ‘Insegnare italiano L2/LS online’ che hanno visto la partecipazione di 200 iscritti da tutto il mondo.

Il Centro è un polo d’eccellenza sul territorio regionale relativamente alla preparazione e al conseguimento delle Certificazioni CILS (italiano come lingua straniera) e DITALS (didattica della lingua italiana a stranieri) – in convenzione dal 1997 con l’Università per Stranieri di Siena – e CEDILS (Didattica dell’italiano a stranieri) – in convenzione dal 2018 con l’Università Cà Foscari Venezia -. Nel 2020 si sono svolte 9 sessioni di esami, con la partecipazione di 632 candidati. L’incremento esponenziale delle richieste di iscrizione per sostenere il livello B1 (Certificazioni CILS) quale requisito obbligatorio per la presentazione della domanda di cittadinanza (dal 2018 a oggi pari al 300%) ha portato il Centro Interculturale ad attivare uno Sportello informativo dedicato e gestito interamente da volontari, che ha proseguito le attività di consulenza e accompagnamento dei candidati anche durante l’ultimo anno e mezzo, alternando interventi personalizzati in modalità online o telefonica a incontri in presenza nella sede di corso Taranto.

La Città ha continuato a investire nel progetto educativo ‘Il Centro per i giovani’ realizzato in collaborazione con l’Associazione ASAI. Il Centro per i giovani sviluppa azioni di supporto didattico e di animazione per adolescenti e bambini, affiancando agli interventi educativi un percorso di formazione per animatori interculturali, con l’obiettivo di favorire il protagonismo dei giovani per implementare un approccio inclusivo e offrire pari opportunità in termini educativi, culturali e di crescita.

Nel 2020 sono stati coinvolti 100 bambini, 13 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, 93 adolescenti, 60 volontari, 20 scuole.

Esperienza documentata da un gruppo di tirocinanti del DAMS che ha realizzato un video in pillole dal titolo ‘Volti, racconti ed esperienze sotto la mascherina’ (video in alto all’articolo).

Con l’avvio delle attività estive, già lo scorso luglio e durante l’anno scolastico 2020/2021, la grande sfida è stata riuscire a coinvolgere bambini, ragazzi, famiglie e volontari in una modalità mista (in parte in presenza e in parte online) a seconda della sensibilità di ciascuno e delle normative vigenti. Gli educatori hanno cercato di essere una presenza delicata e costante in grado di cogliere bisogni e difficoltà degli iscritti e valorizzare potenzialità e qualità di ciascuno. Il lavoro si è svolto a piccoli gruppi con attività alternate (blended) a seconda del periodo, nella consapevolezza dell’importanza di riuscire a mantenere legami forti e lasciare spazio alle esigenze portate dai ragazzi. Il doposcuola, dunque, si è trasformato in un luogo di incontro, studio e divertimento, dove poter restare in contatto con la realtà.

Per stimolare la creatività e mantenere una relazione con i giovani anche a distanza è stato ideato il ‘Laboratorio radio’, un’esperienza sperimentale nata dall’idea, maturata da ASAI durante il primo lockdown del marzo 2020, di creare una web Radio di comunità, RadioLinea 4 https://radiolinea4.it/.

Inoltre, per valorizzare gli spazi verdi e permetterne l’utilizzo in sicurezza, i giovani – grazie alla collaborazione con le Associazioni Mais e Re.Te ong, nell’ambito del progetto Co-City (www.comune.torino.it/benicomuni/co-city/index.shtml) – hanno partecipato a un percorso di riorganizzazione del giardino e creazione di un orto urbano in cassoni.

Anche i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni (e le loro famiglie) sono stati coinvolti in molteplici attività. Nell’ultimo anno e mezzo, ad esempio, bimbi e animatori hanno lavorato a una raccolta di modi di dire tradizionali – italiani e stranieri – per poi rielaborarli in modo artistico e narrativo e dar vita a una mostra che sarà ospitata negli spazi del Centro e a un bellissimo libro di storie inventate e illustrate. Un modo originale per far dialogare tradizione e innovazione permettendo alle culture di incontrarsi, conoscersi e scambiarsi, in un processo di arricchimento reciproco.

In collaborazione con BCT (Biblioteche civiche torinesi) dal 2020 il Centro Interculturale ha iniziato un percorso per potenziare, rinnovare e ampliare il patrimonio librario della Biblioteca interna e rafforzare così i servizi a disposizione della comunità nel territorio di Regio Parco.

Con l’impegno delle associazioni MAIS, RE.TE ong e Cooperativa Vie d’Incontro il Centro è attualmente una delle sedi del progetto ‘Campus Universitario Diffuso’ realizzato grazie all’intesa tra l’Amministrazione, Edisu Piemonte e gli Atenei della città. Unica in Italia, l’iniziativa è finalizzata a promuovere in città opportunità di studio e di servizi caratterizzati da spazialità diffusa.

CENTRO DI FORMAZIONE MUSICALE DELLA CITTÀ

Nell’anno formativo 20/21 il Centro di Formazione Musicale si è dovuto misurare con le stringenti limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria e di conseguenza quasi tutte le attività sono state trasferite a distanza. Su 112 corsi di tipo collettivo e individuale avviati con 422 allievi, ben 109 con 351 studenti coinvolti sono proseguiti in modalità ‘didattica a distanza’.

Dal 19 aprile 2021, 32 corsi di tipo di tipo individuale svolti da 29 docenti e 154 allievi sono stati riattivati in presenza. La Città ha offerto a tutti gli allievi uno sconto del 10% sui pacchetti formativi e ha incrementato il monte ore per i docenti per favorire l’autoaggiornamento sulle modalità e sulle tecniche più efficaci per una didattica a distanza di qualità. Per gli anni a venire, infatti, la scuola ipotizza di attivare una didattica blended che possa permettere una formazione sia in presenza, sia a distanza.

Il progetto di rete ‘Scuola diffusa di musica e cooperazione’ – approvato dalla Giunta comunale nel luglio 2020 – per l’anno formativo 20/21 ha visto l’avvio di una prima collaborazione tra CFM, CI e ITER attraverso la realizzazione di 5 nuovi corsi collettivi realizzati nelle due sedi messe a disposizione da ITER: il laboratorio musicale ‘Il Trillo’ di via Manin e la ‘Scuola Centro Civico’ di via Bardonecchia.

Grazie al successo ottenuto dai due Centri la Città ha attivato un percorso di rinnovamento per ampliarne la sua area di intervento.

Per quanto riguarda il Centro Interculturale le azioni, interne ed esterne, si articoleranno in particolar modo seguendo 4 direttrici:

– Potenziamento della mission e dei target di riferimento attraverso la strutturazione di nuove collaborazioni e la messa in rete di soggetti e realtà a livello locale e nazionale.

– Rinnovo della Convenzione con l’Associazione Asai per la realizzazione di progetti rivolti a giovani e nello specifico creazione di un Centro di Protagonismo Giovanile – CPG e polo artistico-culturale giovanile che promuova un’arte per la trasformazione sociale.

– Community engagement – maggior coinvolgimento di famiglie e cittadini, anche grazie all’interazione con progettualità specifiche che insistono sull’area di corso Taranto.

– Miglioramento infrastruttura tecnologica – definizione di interventi di riprogettazione del sito web in un’ottica di maggiore accessibilità e allestimento di aule dedicate a una didattica blended.

L’obiettivo per il Centro di Formazione Musicale, invece, è implementare le attività formative e il numero dei soggetti coinvolti nella rete attraverso:

– la creazione di un nuovo indirizzo di studi sulla musica etnica e popolare che andrà ad affiancare il classico e il jazz già esistenti. Le attività saranno progettate in collaborazione con il Centro Interculturale che ha già in parte indagato lo sviluppo del progetto con l’Università di Torino – DAMS – dipartimento di Etnomusicologia.

– La realizzazione di un master di perfezionamento per l’insegnamento in ambito musicale in collaborazione con la SIEM – Società Italiana per l’Educazione Musicale.

– L’apertura verso partenariati di rete rivolti alle realtà culturali associative territoriali, grazie ai quali, successivamente a selezioni effettuate attraverso una call pubblica, i partner potranno mettere a disposizione degli utenti della rete spazi, competenze e attività innovative extra propria programmazione classica. L’obiettivo della partnership è costruire una sorta di abbonamento trasversale – sulla scia dell’esperienza dell’abbonamento ‘Nessun dorma!’ proposto dall’Associazione Sistema Musica o richiamando l’esperienza della conosciuta tessera musei – per produrre un’offerta formativa in condivisione.

– L’allargamento, anche in maniera propedeutica alla call di rete, degli accordi storici presi con alcune scuole a indirizzo musicale del territorio riproponendo in maniera più capillare il progetto ‘continuità’ che prevede che gli allievi che hanno ultimato il ciclo di studi in una scuola a indirizzo musicale e sono desiderosi di continuare la formazione con il proprio docente di strumento possono iscriversi al centro, o in futuro presso un partner di rete, e rientrare nel programma

Progettualità che evidenziano la forte spinta innovativa che caratterizza il Centro di Formazione Musicale oltre alla volontà dell’Amministrazione di creare sistema tra le realtà formative territoriali. Per sostenerla è stata recentemente approvata la deliberazione che individua nella Fondazione per la Cultura Torino il nuovo soggetto attuatore dei corsi. Il rapporto contribuirà ad allargare ulteriormente le attività del Centro sostenendo in particolar modo l’ampliamento e il consolidamento dei percorsi di rete al fine di permettere lo sviluppo della scuola diffusa di musica e cooperazione su tutto il territorio cittadino oltre che il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica e della strumentazione presente nel Centro.

Le attività dei Corsi di Formazione Musicale sono rese possibili grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo a cui si aggiunge, per l’anno scolastico 2021/2022, quello di Iren.

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