Spettacolo
Con Culture alla Mole spettacoli ed eventi trovano casa nel simbolo di Torino
La Città di Torino e il Museo Nazionale del Cinema hanno firmato questa mattina a Palazzo Civico, una convenzione per la realizzazione della progettualità “Culture alla Mole”.
La convenzione, di durata annuale, prevede una collaborazione fra i due enti e le comunità, i consolati, le istituzioni culturali del territorio per realizzare spettacoli ed eventi interculturali presso la Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema, il Cinema Massimo e in altri spazi della cultura cittadina in occasione delle celebrazioni più sentite dalle comunità cittadine: feste nazionali, capodanni e altri eventi religiosi, giornate commemorative.
“L’obiettivo di una città realmente interculturale è quella di coinvolgere le associazioni e le comunità in tutte le politiche pubbliche – da quelle sociali a quelle di cittadinanza attiva a quelle culturali, artistiche, e creative” sostiene l’Assessore ai Diritti Marco Giusta. “Con Culture alla Mole la Città di Torino conferma l’impegno nella valorizzazione della diversità, rendendo la ricchezza culturale e artistica di altri Paesi disponibile a tutte e tutti i torinesi.”
Culture alla Mole nasce da una visione condivisa e da una duplice necessità: da un lato rilanciare, dopo quasi due anni di stop forzato, gli eventi e il turismo torinese attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione delle culture presenti a Torino. In secondo luogo, i due enti intendono promuovere una visione internazionale e aperta della cultura avvicinando i nuovi cittadini e cittadine ai luoghi simbolo della nostra città, ad esempio promuovendo ingressi facilitati e scontati per cui verranno studiate formule ad hoc come il 2×1 o altre.
Culture alla Mole si sviluppa dall’esperienza decennale di collaborazioni culturali e artistiche che i due enti promotori hanno sviluppato con le comunità e gli enti del territorio: “il Museo Nazionale del Cinema è fortemente radicato sul territorio e da anni mette in atto progetti di inclusività interculturale”, sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Che conclude: “Il cinema, con il suo linguaggio universale, ben si presta a comunicare oltre le convenzioni e le limitazioni linguistiche, abbattendo barriere culturali e sociali. La Mole Antonelliana, simbolo della città, e il Cinema Massimo diventano così il crocevia delle voci che raccontano la nostra realtà, fotografia della società di oggi e di domani.”
Culture alla Mole è un progetto aperto. Per l’autunno 2021 sono già previsti e finanziati quattro eventi:
a settembre, la proiezione del documentario “Sigo Siendo”(Kachkaniraqmi) presso il Cinema Massimo. L’evento, preceduto dall’illuminazione della Mole Antonelliana il 28 e 29 luglio con i colori della bandiera peruviana, è organizzato in collaborazione con il Consolato Generale Peruviano di Torino in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario del Perù;
fra fine ottobre e inizio novembre, all’interno dei festeggiamenti per la Diwali Induista e in collaborazione con l’Unione Induista Italiana, verrà proiettato sempre al Cinema Massimo il film “Il vegetariano” di Roberto Sampietro;
a novembre, in occasione della ricorrenza della caduta del Muro di Berlino, verrà proiettato al Cinema Massimo un film scelto in collaborazione con il Goethe-Institut Turin;
infine, in occasione delle celebrazioni della Giornata Nazionale Romena, si terrà a inizio dicembre un evento presso la Mole Antonelliana organizzato dalla FARMP – Federazione delle Associazioni Romene e Moldave del Piemonte e in collaborazione con il Consolato Generale Romeno di Torino.
Così César Jordan, Console Generale del Perù: “è un piacere partecipare a questa conferenza stampa, soprattutto in questo anno molto speciale in cui il mio Paese celebra i 200 anni di vita indipendente. Siamo molto grati per il sostegno del Comune di Torino e del Museo del Cinema per le diverse attività che il Consolato e la comunità peruviana stanno sviluppando in questa occasione, nell’ambito dell’iniziativa Cultura alla Mole. Queste attività includono l’illuminazione della Mole il 28 e il 29 luglio, attività artistiche e gastronomiche, concerto di musica classica peruviana e proiezione di film. Speriamo di poter presto dettagliare queste attività rivolte sia ai peruviani che agli italiani.”
Massimiliano Ziella, Presidente di FARMP: “siamo davvero onorati come Federazione che riunisce le Associazioni della comunità romena e moldava del Piemonte di essere parte del progetto «Culture alla Mole» e di aver contribuito alla nascita dell’idea di questa iniziativa con gli eventi realizzati nel 2019 e nel 2020 grazie alla collaborazione di tutti i soggetti qui presenti. Crediamo fortemente che la cultura sia uno degli strumenti più potenti per condividere, conoscerci, arricchirci e costruire una società multiculturale, coesa e pronta per affrontare insieme le sfide del futuro.”
“La giornata di oggi è la conferma di quanto affermava lo scrittore e filosofo Paul Valery: «Il territorio comune degli europei è la cultura»”, ricorda la dott.ssa Ioana Gheorghias, Console Generale della Romania a Torino. “Ecco, questa Convenzione culturale nata durante un periodo buio racconta una comunità torinese ricca, viva, creativa e articolata, che ha voglia di rinascere con tutte le sue forze. E la comunità romena, così numerosa in città, porterà certamente il suo piccolo, ma prezioso contributo.”
Roberta Canu, Direttrice del Goethe-Institut Turin: “Il Goethe-Institut Turin partecipa con grande piacere al progetto «Culture alla Mole», che si inserisce nel contesto di un lungo rapporto di solida e fruttuosa collaborazione con la Città di Torino e con il Museo del Cinema. Sarà questa una nuova occasione per condividere con tanti partner e con la Città intera i valori del dialogo e dello scambio culturale, ricordando, attraverso il cinema tedesco, un momento cruciale per la storia di tutta Europa.”
Rita Bordon Jnanadevi dell’Unione Induista Italiana, dichiara: “a nome dell’Unione Induista Italiana ringraziamo la Città di Torino e il Museo Nazionale del Cinema per questa pregevole iniziativa. Auspichiamo che possa essere l’accensione di una luce di cultura e sapienza che metta al centro il dialogo e l’amicizia tra tradizioni diverse. Uno stesso spirito ecumenico che anima da anni l’organizzazione stessa della Diwali, la festa della Luce, ogni anno proposta a Torino dal coordinamento spontaneo di Diwali.”
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