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Cronaca

Suicidio di Seid Visin. Marchisio: ‘L’Italia è un Paese che ha fallito’. Il padre: ‘Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo’

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“Un Paese che spinge un giovane ragazzo a fare un gesto così estremo è un Paese che ha fallito”. Claudio Marchisio, ex giocatore della Juve, commenta così il suicidio di Seid Visin, il ventenne di origini etiopi che dopo un paio di stagioni nelle giovanili del Milan era tornato a Nocera Inferiore, dove era cresciuto dopo essere stato adottato da una famiglia italiana. “Sento gli sguardi schifati per il colore della mia pelle”, scrive il giovane in una lettera, anticipata da alcuni quotidiani. “Facciamo un po’ schifo – dice – Tutti. Di centro, di destra, di sinistra”.

“Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. E’ sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie”, dice all’ANSA Walter Visin, padre adottivo dell’ex calciatore Seid, che a proposito della lettera scritta due anni fa dal giovane dice: “Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni”. Quanto alle cause dell’accaduto, “non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio. Dico solo che era un uomo meraviglioso”.

Ultimo aggiornamento 6 giugno 2021 ore 15

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